I dieci. Chi erano gli scienziati italiani che firmarono il Manifesto della razza

Saggio abbastanza eccezionale per il rigore, l'intelligenza, la passione profusa dall'Autore nella ricostruzione, unica mi pare, degli eventi e dei personaggi di questa non lontana tragedia italiana. Ci sono ricerche sulle riviste razziste, i loro direttori e quelli che hanno collaborato con i propri scritti, ma niente sui primi firmatari del "Manifesto della razza" del 1938, primo anello della catena che porto' alla persecuzione degli ebrei italiani, che dai rastrellamenti, le carcerazioni, le deportazioni e lo sterminio riportarono oltre 8.000 morti. La comunita' ebraica italiana - fortemente integrata nella societa' nazionale - fu cosi' respinta in modo violento e solo l'intervento della popolazione, in tutti i suoi strati, fece si' che le vittime non fossero ancora maggiori. E i protagonisti iniziali di questa orrenda vicenda, al contrario di quello che avvenne in altri paesi - non solo in Germania - non furono minimamente scalfiti nella loro esistenza privata e professionale durante il dopoguerra. Cuomo spiega questi eventi con le mutate condizioni internazionali e la creazione dei due blocchi contrapposti in Europa. Un po' quello che accadde con i criminali nazisti negli anni 50. Libro assolutamente da leggere.

Storicamente ineccepibile questo bel libro di Franco Cuomo, ineccepibile e coraggioso.L'autore,medievista di formazione,ha saputo ,attraverso uno studio storiografico degno della miglior scuola britannica, essere divulgativo a riguardo di un tema considerato ancora tabù da molti degli addetti ai lavori.Nulla appare, nell'economia della ricerca, fuori dalle righe o pretestuoso.Stupenda,fra tutte, la descrizione dello "scienziato razzista" Pende.Già apprezzato per lo spirito critico che anima le sue passioni, Cuomo disegna in quest'opera un tentativo che speriamo non vano: quello di rendere lo stereotipo dell'italiano buono un po' meno credibile. Dati alla mano e felice vis letteraria riescono assai bene nell'intento.