Diario di un imboscato

Molto interessante. Svela molti particolari della vita al fronte e delle sofferenze dei soldati, spesso evitabili.

In realtà l'Autore non fu proprio un imboscato, visto che chiuse la sua carriera militare con la promozione a capitano e due medaglie, una d'argento e una di bronzo. Ma per un imboscato c'è sempre qualcuno più imboscato e Frescura non si trovò mai in trincea, ma nelle immediate retrovie. Lui che era stato interventista scrive uno dei testi più amilitari che siano usciti, paragonabile forse a Niente di nuovo sul fronte occidentale. Frescura ci descrive nel suo diario quattro anni di guerra, dall'Altipiano di Asiago al Carso fino al Piave, denunciando i limiti enormi dei comandi e le inutili morti da una parte all'altra per guadagnare solo qualche metro. Un atto di accusa e, verso la fine, una profezia che purtroppo si è avverata vent'anni dopo: la Grande Guerra non era altro che l'inizio di qualcosa che sarebbe covato poi fino all'esplodere di una guerra ancora più disastrosa.