Il diario di Edith

Il racconto della vita di Edith dal 1954 al 1974, in cui c'è tutta la fatica di vivere, la sua delusione per l'unico figlio, su cui si erano proiettate tante aspettative: l'università a Princeton, la laurea in ingegneria, un bel matrimonio, dei figli, un lavoro nei paesi arabi. Queste sono le fantasie che Edith scrive nel diario, un mondo parallelo a quello reale, con il figlio che, invece, fa lavori saltuari mal pagati, si ubriaca, ha pochi amici, non si laurea, non si sposa, non ha figli e forse ha anche commesso un delitto. E lentamente Edith nel diario racconta una realtà che non esiste, a cui aderisce sempre di più. Fino a perdersi. E come lettore ho provato pietà per Edith e per le tante Edith che popolano questo nostro mondo.

Parabola di una donna ferita nei sentimenti che la porterà a dissociarsi progressivamente dalla realtà rifugiandosi nelle sue fantasie di una realta idealizzata che dara in custodia al suo diario. Da leggere...

Deriva psicologica di una donna incapace di accettare la realtà ed affrontarla nella sua cruda realtà ma portata alla negazione ed al rifiuto di quanto le accade intorno al punto da trasporlo in un diario dove le fantasie ed il mondo idealizzato le permettono di sopravvivere. Da leggere.