Diario del ladro

Un meraviglioso libro sulla diversità e sul fascino perverso e dolce del Male. Omosessualità e furto, accattonaggio e tradimento sono gli ambiti in cui si muove il genio di Jean Genet, senza dubbio, una delle personalità più influenti e originali del secolo scorso. "Diario del Ladro" è un inno salvifico per tutti gli emarginati e i messi-al-bando, che troveranno nella sua prosa poetica potenti stimoli ad indagare l'infinita sete di libertà che porta l'individuo ad abbandonare il sentiero tracciato da altri per seguire le proprie funeste, sublimi, personali inclinazioni. Gli esiliati nella società, sono, prima di tutto amanti spasmodici della libertà, nemici incurabili dell'omologazione. Il libro non è sempre facile da capire. Per larghi tratti non sono riuscito a decifrare i ragionamenti di Genet, tuttavia, a livello inconscio, "Il Diario" mi si è incuneato dentro e lo considero uno delle letture fondamentali della mia vita. Lo consiglio a tutti i penitenti colpevoli di avere una personalità.