La destra si può battere. Dall'Emilia Romagna all'Italia, idee per un paese migliore

Una campagna elettorale contro Salvini. I sondaggi che ogni giorno ti danno per sconfitto. La bestia che rema contro te e il tuo buon operato, testimoniato dai numeri. La strumentalizzazione di alcuni media e dell'opposiozione su certi avvenimenti (Bibbiano su tutti). E non solo. Ma Stefano Bonaccini ce l'ha fatta, vincendo e stravincendo. Come ha fatto? Non esiste una ricetta esatta, ma nel libro si trovano spunti interessanti. In 145 pagine Stefano racconta tanto: da una campagna elettorale estenuante a ciò che di buono in questi anni la giunta ha fatto, con l'importante premessa di non conoscere nel proprio vocabolario la parola "arroganza". L'Emilia-Romagna, e questo Bonaccini lo racconta bene, non è perfetta. Certo, ha numeri, in generale, che paragonati a gran parte delle altre regioni (se non a tutte) spiccano. Ma c'è ancora tanto da fare per migliorare. E il punto di partenza è sicuramente riconoscerlo. Come cominciare? Stando in mezzo alla gente, per capire i problemi reali. Nella scorsa legislatura Stefano ha fatto ben 800.000 km, promettendo di farne altrettanti durante questo mandato. Vedremo, anche se non ho dubbi, se sarà di parola. Questo è un libro che, pur essendo politico, non si riferisce a una determinata classe di lettori. Gli emiliano-romagnoli che hanno votato per la riconferma del presidente troveranno tanto di quanto di buono è stato fatto in 5 anni. Gli altri che hanno voluto, peraltro legittimamente, scegliere una bandiera opposta, troveranno le spiegazioni di una sconfitta così eclatante. E chi non fa parte della nostra regione potrà trovare spunti molto interessanti. In merito a ciò che ho sopracitato, vale il prezzo del biglietto, e vale leggere parola per parola, capendola ed analizzandola. Complimenti Stefano e grazie di tutto.

libro puramente propagandistico e inutile