David Hockney. Ediz. italiana. 40th Anniversary Edition

Dopo aver letto e apprezzato la monografia di Jean Michel Basquiat, sempre ed. Taschen, decido di avventurarmi nella lettura e consultazione della monografia di David Hockney. Cito Jean Michel perché avere davanti due artisti tanto differenti permette di definire in termini di opposti quello che l'uno differisce dall'altro. Se in JMB il furore e la rabbia sono predominanti in tutta la sua produzione, in DH il messaggio è più distaccato, contemplativo, anche esageratamente luminoso e pop-borghese (tranne la prima fase pittorica che trovo molto interessante e che l'artista ben presto abbandona per approdare ad un linguaggio totalmente didascalico ed evidente). Certo la sperimentazione non manca, ed è questo il grande merito di Hockney, perché ha cercato sempre di rinnovarsi (a differenza di JM, che forse non ha avuto il tempo di farlo, ma poi lo avrebbe fatto e voluto?) sia nel modo di dipingere che nei soggetti. Dai ritratti ai paesaggi alle foto post-cubiste fino ai video simultanei o ai dipinti sempre più grandi in accostamento di tele ad un unico soggetto. Complimenti alla Taschen per la pubblicazione esauriente e alle descrizioni- narrazioni cronologiche. Belle le immagini. Interessante il percorso. Per tutti gli artisti vecchi o giovani che vogliono comprendere quanto lavoro c'è dietro la mente di un grande artista.

Bellissimo libro contiene la sintesi della vita e delle opere di Hockney, super interessante.