Proseguendo nel suo itinerario all'interno del fantastico e della cultura dell'immaginario, dopo "Il libro dei vampiri" (Dedalo, 1985), Giovannini incontra qui un "mito popolare" del cinema di angoscia, sangue e terrore, quel Dario Argento non ha avuto sinora, almeno in Italia, un adeguato riconoscimento critico. Questo libro offre per la prima analisi completa di tutta la produzione del regista romano (ad iniziare dal violento ma ironico "L'uccello dalle piume di cristallo", del 1970, sino all'ultimo film diretto, "Phenomena", o prodotto: Dèmoni, 1985), attraverso una serie di capitoli costruiti con la progressione di un'indagine poliziesca: gli antefatti del delitto (i riferimenti culturali e cinematografici di Argento); i luoghi e i suoni del crimine (l'attenzione di Argento per le ambientazioni e le musiche); il rito dell'omicidio (la centralità dell'assassinio, la cine-presa-boia); la scoperta del colpevole (il pubblico, che si identifica nell'assassino sullo schermo)... Tutti i film di Argento vengono presentati con una sintesi del soggetto e un commento; per ogni film, viene anche pubblicata una significativa recensione. Completano il volume un colloquio con Dario Argento, che rappresenta la più lunga e completa "confessione" che il regista abbia mai rilasciato; un esempio di sceneggiatura, con le prime cinque scene di Phenomena; una filmografia completa; e numerose illustrazioni: locandine italiane e straniere, foto di scena, disegni preparatorii.)