Dante, settecento anni dopo 1321-2021

Con l'approssimarsi del settecentenario della morte del Sommo Poeta, questo libro si propone come un agile strumento di rivisitazione / comprensione della Commedia dantesca e, al contempo, di riflessione sull'attualità di alcuni dei personaggi e delle vicende che l'hanno resa celebre. Scritto con un piglio didascalico, derivante dalla profonda conoscenza della materia, il testo si dipana come un romanzo, i cui protagonisti sono certamente Francesca da Rimini e Farinata degli Uberti, Pier delle Vigne e il conte Ugolino, Pia de' Tolomei e Piccarda Donati, ma anche le loro ansie e i loro timori, le loro attese e i loro eccessi, gli stessi della commedia umana di ogni tempo. E Dante, che di tale narrazione è il protagonista principale, viene tratteggiato dall'autore come personaggio vivido e umanissimo, del quale risaltano il rigore morale e gli scatti d'ira, l'amarezza per l'esilio e la rabbia verso i suoi persecutori, la deferenza nei confronti delle sue guide, Virgilio e Beatrice, e l'ammirazione estatica per le anime dei grandi personaggi, anche a prescindere dai loro peccati. Una costante attenzione è poi riservata alla descrizione del contesto storico nel quale le vicende maturarono, finalizzata alla sottolineatura delle analogie con il presente, in termini di malcostume, di rapacità e di sopraffazione, ma anche di accoglienza, di generosità e di femminismo ante litteram. La stessa complessità di alcuni concetti teologici, oggetto in particolare della Cantica del Paradiso, beneficia di tale approccio olistico, utile altresì a una migliore comprensione della struttura fisica dell'Oltretomba dantesco (gironi, cornici e cieli), dei personaggi deputati al suo corretto funzionamento (diavoli e angeli), delle sofisticate regole punitive e penitenziali (contrappasso e preveggenza). In conclusione, una guida sicura e puntuale per prepararsi adeguatamente all'evento celebrativo del prossimo anno.