Il cuore vero

Romanzo che definirei .... illeggibile, tanta la lentezza e la stramberia del racconto che, seppur ambientato in epoca vittoriana, ritengo surreale. La scrittura è eccessivamente leziosa, tanto da divenire anche fastidiosa: "un'ondata di languore le attraversò il corpo, sciogliendo le giunture, dissolvendo la carne, e avanzandole dentro la liquefaceva e la incendiava, ardendo sonnacchiosa senza fiamma. Il profumo mandorlato del biancospino sembrò avvolgerla e prostrarla, il profumo delle mandragore aveva la dolcezza eccessiva di un filtro d'amore; lo inalava a ogni alito facendo sua quella voluttuosa tranquillità, a ogni alito rinunciava alla coscienza in cambio di quel crepuscolo dello spirito". Non lo consiglio

Sukie Bond è una giovane orfana che, al suo primo incarico come domestica, viene mandata nell’Essex e lì conosce Eric, un giovane appassionato di animali, di cui si innamora. Il giovane è considerato un idiota e per questo allontanato dalla famiglia e in particolare dalla madre donna altera e di bellezza abbagliante. Per prevenire uno scandalo e allontanare i due giovani, Eric viene riportato a casa. Sukie però non è disponibile a lasciar andare il suo amore e farà di tutto per poter ricongiungersi a Lui, compreso tornare a Londra e incontrare la regina Vittoria. L’autrice, come dichiarato nella stessa premessa, riscrive il mito classico, immergendolo nell’atmosfera dell’Inghilterra vittoriana, ma il mito di Amore e Psiche é talmente bello, potente, immortale, che il solo paragone risulta sacrilego, soprattutto perché l’esperimento non riesce fino in fondo. Le descrizioni naturalistiche sono la parte migliore e più rilevante del romanzo, e l'atmosfera gotica e un po' onirica è potente, il lettore, però, si perde in pagine e pagine di descrizioni a discapito della storia. Per concludere, personaggi abbozzati, nessuna profondità, trama lacunosa, situazioni talmente assurde da rasentare non solo l’inverosimile ma addirittura il ridicolo, mi fanno concludere per un giudizio ahimè negativo. Purtroppo quando le aspettative sono alte, la possibile delusione è un baratro in cui si sprofonda…

La giovanissima Sukey Bond, appena uscita da un triste orfanotrofio (esistono orfanotrofi allegri?), lascia la fattoria in cui viene inserita per trascorrere una vita da serva e segue il richiamo del cuore, un giovane dal cuore buono chiamato dalla gente l’idiota. Molto belle le descrizioni della natura e il rispetto che emerge nei confronti degli animali. Forse un po' lento.