Il cuore di Thomas

Dopo aver portato in Italia il capolavoro di Keiko Takemiya, Il Poema del Vento e degli Alberi, la J-Pop ci regala Il cuore di Thomas della sensei Moto Hagio, collega della stessa Takemiya ed entrambe appartenenti al gruppo delle mangaka dell'anno 24. Molte sono le analogie visive e narrative con il Poema, anche se qui i temi vengono trattati in maniera più leggera, omettendo particolari crudi e di forte impatto, che nel Poema si mostravano in modo più provocatorio. Lo stile anni 70 si vede espressamente nel disegno, molto raffinato e delicato. La storia è dolcissima e venata da una malinconia onnipresente, che allenta la sua morsa solo alla fine. Tutti i personaggi sono ben delineati dal punto di vista caratteriale e psicologico. L'edizione è bellissima, curata in ogni dettaglio e con delle pagine molto grandi che permettono di apprezzare a pieno il disegno.

Capolavoro. Una storia che sembra più un romanzo di hesse che un fumetto. Un intreccio di psiche, emozioni e tanto amore. La storia sembra seguire quella delle emozioni che in noi provoca, e al termine si proverà un catarsi simile al teatro greco. Magistrale

Dopo aver pubblicato Kaze to ki no ITA la JPop porta in Italia un altro importantissimo manga del gruppo Year 24. Per chi ha letto il Poema le somiglianze sono evidenti. Moto Hagio, al contrario della Takemiya, è tuttavia più sottile nella sua rappresentazione: le relazioni tra i personaggi sono relativamente platoniche, se non lo sono non sono rappresentate e le violenze non hanno la stessa forza visiva che invece avevano nel Poema, talora anche eccessivamente dettagliata. Lo stile della Hagio è bellissimo e sobrio, i personaggi interessanti e ben comprensibili nelle loro ragioni, dal 'diabolico' Juli all'indomito Eric e al saggio Oscar, che cerca di "mediare" tra i due protagonisti. Una nota di merito all'edizione: compatta, pagine larghe e alte che permettono di godere appieno delle illustrazioni, e veramente bella da vedere!