Il cuore avventuroso. Figurazioni e capricci

L'originale è uno dei miei libri preferiti. Ma come tutte le traduzioni di Quirino Principe anche questa è scadente. Devo togliere due stelle. Vorrei toglierne tre, ma ci tengo che si legga lo stesso, tenendo presente che Quirino Principe non solo non è uno stilista buono, ma sfalsa a volte anche il senso fraintendendo l'originale e spesso pur non fraintendendo non sa trasmettere il senso originale. Insomma, non è all'altezza, ma il libro in sé ve lo consiglio caldamente.

Consigliato!

Questo è un libro che è completa metafora della vita di un uomo. Non ha una trama, lo puoi leggere dalla prima al'ultima pagina, o a partire da metà, o dal fondo. Ogni "pensiero", diviso in capoversi, è come una scena, un'immagine, una sensazione. E' un giorno di vita. E tutti questi "pensieri", o capoversi, riempiono le giornate della vita di un uomo. E' un libro che viene incontro al lettore, non viceversa, non richiede l'assiduità bulimica e un po' egoistica di un qualsiasi romanzo, lo puoi lasciare lì a decantare, dei mesi, degli anni, e lui rimane sempre lì, pronto a schiudersi quando tu ne hai bisogno. Junger è un grande amico della "visione" (non a caso fu grande amico di Hoffmann, lo scopritore dell'LSD), ma al tempo stesso grande romanziere idealista tedesco (partecipò al fallito attentato di Monaco ad Hilter). Le altre sue opere risentono molto di quest'ultimo punto, ma questo libro è solo visione. Addentratevi.