Il Cristo della povera gente. Vita di Davide Lazzaretti da Arcidosso

Ho avuto l'opportunita' di conoscere di persona anni fa Alfio Cavoli, un'appassionato storico e narratore della Maremma. Questa pubblicazione affronta la storia di David Lazzaretti, contestato dalla Chiesa cattolica perche' eretico, sorvegliato da parte del Regno d'Italia per le sue innovazioni sociali e i suoi principi "sovversivi". Voglio ricordare l'istituzione della Santa Lega o Fratellanza Cristiana nel 1871, una sorta di Societa' di mutuo soccorso che prevedeva la creazione di un fondo comune ad opera degli aderenti per acquistare cereali poi venduti al prezzo di costo. L'anno successive David fondo' la Societa' delle famiglie cristiane, la prima forma di cooperazione di consumo nell'Amiata (e tra le prime nella Toscana meridionale) la gestione della quale si basava su un Sistema di elezione a democrazia diretta, che prevedeva addirittura (straordinario per i tempi)anche per le donne il diritto di partecipare ed essere elette. Non possiamo dimenticare pero' il pensiero religioso del Lazzaretti da cui scaturiscono veri e propri esperimenti sociali finalizzati non solo al miglioramento economico della sua gente ma anche a quello spirituale e morale di tutti i cristiani. Su questo versante l'interpretazione marxista ha fallito perche' non ha considerato le spirito religioso senza il quale le vicende narrate non posso essere capite del tutto.

Non ci sono dubbi ! Cavoli ci riporta che il Cristo della povera gente, il Cristo socialista per dirla alla maniera di Camillo Prampolini fu proprio lui: David Lazzaretti, l'umile barrocciaio di Arcidosso, il Cristo della povera gente. Una sfida aperta all'opulenza vaticana ed allo sfarzo delle sue gerarchie.