Crepitio di stelle

Un libro godibile, ricco della lenta poesia che caratterizza i romanzi nordici. Difatti è quello che ho apprezzato di più. La trama però, non mi ha catturata e ha volte l'ho trovato forzato e prolisso. I personaggi tristi e poco definiti. Uno di quei libri che, arrivato alla fine, dici "carino" e dopo due settimane lo hai già scordato. Lo consiglio solo a chi già è appassionato dello stile dell'autore, non come primo approccio. Sicuramente non il libro più bello di Stefansson

Una saga familiare ambientata in Islanda raccontata nello stile tipico dei romanzi nordici ossia con lentezza (in senso positivo) e intimismo. Una storia familiare che racconta di 4 generazioni, ora con gli occhi di un bambino al presente , ora con i pensieri di un adulto nel presente rivolto al passato, alla storia dei suoi genitori, dei suoi nonni e dei suoi bisnonni. Una storia che racconta modi di vivere e tradizioni diversi dai nostri e che ti calamita nella sua lettura.

Romanzo di esordio di uno degli autori che reputo in grado di risuonare nell'anima in modo delicato eppur spietato, poetico eppur realistico. Come uno scassinatore, il protagonista (lo stesso autore?) si introduce nella casa dei propri ricordi personali e famigliari. La solitudine di una infanzia vissuta senza la presenza materna, nel quartiere che si fa mondo e esperienza, con un padre disorientato e un bagaglio di storie generazionali che ci accompagna per tutto un secolo. E' il crepitio che emettono le stelle, fiammelle lontane di memorie ancora vive, fisse nel cielo a indicare la strada della propria storia personale. Amo lasciarmi incantare dalla scrittura di questo straordinario autore islandese che riesce a gettare una luce di eterno in ogni piccolo evento raccontato, fosse anche il gioco pomeridiano di un bambino con il suo esercito di soldatini di plastica.