Costantinopoli nel 1890

Suggestivo diario di viaggio di Pierre Loti nella Costantinopoli del 1890. Una capitale antica, che appare affascinante agli occhi del marinaio francese Loti per la sua profonda differenza con qualsiasi città europea, ancora cosmopolita perché non ancora turbata dagli esodi di popoli seguiti alle guerre balcaniche del 1912-13. Abitata da uomini fieri, al punto da rifiutarsi di fare da guide turistiche agli stranieri nei bazar: i veri turchi delegano ciò ad armeni, greci, ebree o maltesi, preferendo piuttosto fare i facchini o i manovali. Una città dove perdersi in un tempo orientale, rilassato e non frenetico come quello del mondo occidentale, dove fermarsi davanti ad un caffè per ore ad osservare la folla. Sensazioni meravigliose che anch'io ho ritrovato nella Sarajevo attuale. Evidentemente sarà un eredità del defunto Impero Ottomano o semplicemente di un'altra epoca del mondo, quella lontana fin de siecle, entrambi (L'impero turco e la Belle Epoque) meravigliosamente descritti da uno scrittore sensibile e raffinato, originalissimo e del quale, mea culpa!!, non avevo mai letto nulla finora.