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Recensioni Cosmotronic

Cosmotronic di Cosmo
Recensioni: 5/5
Edizione in doppio CD.
Se con “L’ultima festaCosmo si era già abbondantemente scrollato di dosso le derive di Battisti e Panella, il tanto ambito disordine, che Marco Jacopo Bianchi cova fin dall’album d’esordio, ha raggiunto la sua forma più compiuta e felicemente (im)matura con il nuovo, doppio “Cosmotronic”: un disco da dover rigorosamente ballare, sudare, pompare nelle casse, remixare, ancor prima di capire e giudicare. Non c’è tempo per domandarsi se nelle mani del producer di Ivrea sia stato il Club To Club a fagocitare il pop italiano o viceversa; Di fatto, “Cosmotronic” sa bene come rivolgersi a un pubblico estremamente variegato, che ha punti di riferimento spesso anche molto diversi. Ad ascoltare il binomio di “Turbo/Attraverso lo specchio” verrebbe quasi voglia di isolare le basse ed ascoltarle a volume esagerato, ma anche mettere Jovanotti sui Swedish House Mafia, mentre dall’altra stanza Jamie xx campiona quel capolavoro di Shye Ben Tzur, Jonny Greenwood e The Rajastan Express che è “Junun”. Poi se con “Tristan Zarra” – il pezzo più di pancia e forse proprio per questo il più riuscito del primo disco – vi verrà anche da contaminare Daphni con una leggera spolverata di Gigi D’Agostino non sentitevi in colpa e lasciatevi andare a un liberatorio e italianissimo “polizia polizia/ pizzeria pizzeria”.)
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

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