Una cosa divertente che non farò mai più

Pungente. Il reportage racconta la vacanza di una settimana su una crociera extralusso nei Caraibi. Tra grassi americani benestanti e comodità di ogni tipo, D.F.W. illustra in maniera semplice e dettagliata (gustosissime le note in fondo ai capitoli) le dinamiche del divertimento di lusso, descrivendo le tipologie di fruitori e i meccanismi che interagiscono tra il concetto di divertimento in crociera e l'interpretazione che di questo divertimento viene data dalla stessa pubblicità, tra il divertirsi ad ogni costo (senza se e senza ma) e l'inevitabile angoscia che deriva dall'essere serviti e riveriti in ogni piccolo particolare della vacanza. Il libro offre notevoli spunti di riflessioni pur essendo una lettura piuttosto leggera, ci fa interrogare su molti aspetti della qualità e della validità di una vacanza in crociera, ma, soprattutto, ed è questo l'aspetto più importante, diverte. Diverte, diverte, diverte. In alcuni casi ti lascia il sorriso sulle labbra, in altri il sorriso si sbilancia in una risata più scomposta. L'occhio di Wallace analizza tutto, carpisce e memorizza ogni dettaglio della sua stanza, della nave, della clientela. Assimila tutto e ce lo racconta dal suo punto di vista, in una prospettiva che si biforca in due strade diverse ma parallele, lungo i sentieri dell'ilarità e all'amarezza. Peccato per le ridotte dimensioni del libro: la freschezza e l'agilità della scrittura ti fanno desiderare una prosecuzione del viaggio (il povero David non sarebbe d'accordo), così come alcune ulteriori pagine avrebbero, forse, potuto approfondire alcuni aspetti dell'analisi del divertimento di lusso che un reportage di 150 pagine non ha potuto raccontare.

L'ho trovato molto divertente. Intelligente e acuto. Sicuramente una lettura più leggera rispetto ad altri suoi scritti.

Carino e divertente, ma non condivido assolutamente chi dipinge Foster Wallace come un genio della letteratura contemporanea. Posso dire che leggere David Foster Wallace per me è stata una cosa divertente, che non farò mai piu.