Corso di filosofia in sei ore e un quarto

In sala d'attesa, dalla veterinaria, non per me, è quasi ovvio, mi sono portato appresso questo aureo libretto e me lo sono letto, o meglio, riletto, saltando qualche pagina, in meno di due ore ( giorno da felinomachia!). Godibile, smunto, certo a tratti incompleto, fortunatamente, ironico e frammentato, ma, a mio avviso, con passaggi e lampi di autentica rivelazione. il titolo, poi, è splendido e rivelatore: essenziale quel quarto d'ora messo lì non a caso. In quei minuti si rivela il tutto.

Un titolo accattivante e provocatorio. Cio' che e' stato oggetto di studi secolari, ovvero la filosofia dibattuta ed approfondita ripercorrendo le varie scuole di pensiero, viene riassunto in 150 pagine. E siccome innegabilmente si tratta di un corso (in folle accellerata)di filosofia, ci si serve di una sintassi analoga a quella dello studente universitario, intento a vergare i suoi fogli con la penna seguendo la scia vocale del docente. E cosi',classico del classico in tali contesti, ritroviamo tra le righe anche alcune frasi incomplete. Libro interessante per il piglio snello assunto dall' Autore: al di sopra delle parti ma critico ove occorra esserlo. Pagine insufficienti pero' per una disamina adeguata degli argomenti. Purtroppo e' una caratteristica di molti testi propedeutici alla filosofia, perennemente in bilico tra una didattica sintetizzata ed un'esposizione incline all'eccesso. Quello di Gombrowicz e' un messaggio in bottiglia lanciato al mare dei lettori, anche se all'epoca egli non immaginava certo che le sue condivisioni di pensiero, esternate alla moglie Rita durante la malattia, sarebbero state convertite poi in un volumetto di diffusione internazionale. La filosofia e' un banchetto culturale ricco di portate, adatto a soddisfare palati esigenti. Gombrowicz ci sottopone al tavolo un menu'alla Carta,indicandoci gli ingredienti,sottolineando le modalita' di prerparazione dei piatti e talvolta dandoci assaggi di cio' che gli chef dai nomi altisonanti ( Cartesio, Hegel, Schopenhauer ) hanno preparato. Ma lo fa sempre con discrezione: apprezzamenti o critiche sono sempre sussurrati.