Copritele il volto

Cittadina di Chadfleet: in una ricca magione in stile vittoriano vivono Eleonor e Simon Maxie, genitori di Stephen e Deborah. Il padre Simon è paralizzato, oltremodo malato e fuori scena. Il figlio Stephen, medico chirurgo affermato che opera a Londra, è il benamato e colui su cui punta la famiglia intera, nella speranza di gloria e magari successo economico. Per esigenze familiari, è stata assunta come cameriera da qualche mese Sally Jupp, proveniente da un ricovero per ragazze madri, raccomandata dalla stessa direttrice dell’istituzione. Sally si presenta alla famiglia Maxie col pargolo James e non sembra molto sollecita nello sbrigare i lavori di casa. E’ presto in confitto con la servitù e crea attriti tra i vari membri, tranne che con Stephen, che sembra nutrire una forte attrazione per la giovane Sally. Colpo di scena: in occasione di una Open House dai Maxie, Sally dichiara che sposerà Stephen nel giro di una settimana, mandando in tilt l’intero nucleo familiare. La notte stessa Sally è assassinata e il cadavere viene trovato nella sua camera da letto, chiusa a chiave dall’interno. Un topos classico nei gialli. E’ chiamato L’ispettore capo Dalgliesh, che poi comparirà nella lunga serie di polizieschi che resero famosa la James. Romanzo d’esordio non particolarmente brillante, anzi piuttosto banale che non meritava il novero negli Oscar Mondadori. Per di più Dalgliesh, le pauvre, non brilla certo per acume e non riesce a dipanare la matassa, tant’è che alla fine, dopo una girandola di auto-dichiarazioni e smentite da parte dei vari personaggi che popolano il romanzo, è l’autore stesso del delitto a confessarlo pubblicamente. Confessione vana poiché il sagace lettore l’aveva già indovinato agli esordi di questo noir. Apprendo che la James nel 1991 è stata nominata Baronessa: vorrà dire che dopo questo esordio ben mediocre avrà dato una virata spettacolare alla sua via di scrittrice.

Un libro giallo ambientato in Inghilterra con una trama senza colpi di scena e con ritmo lentissimo.....non riuscita anche la caratterizzazione dei personaggi che appaiono tutti uguali..e

Negli anni ho letto di P.D. James quattro libri, ma nessuno mi ha mai entusiasmato. Questo soprattutto è il classico giallo, ma di quelli veramenti piatti. Non capita praticamente nulla dall'inizio alla fine, salvo il delitto. Molto statico, talvolta noioso.