Conversazioni. Una speranza contesa

IL TESTO SI PRESENTA COME UN'AUTOBIOGRAFIA CULTURALE, SOTTO FORMA DI INTERVISTA, DI UNO DEI MASSIMI CRITICI ITALIANI DEL SECONDO NOVECENTO: DALL'INFANZIA TORMENTATA (RAIMONDI E' FRUTTO DI UNA RELAZIONE APPASSIONATA FRA UN NOBILUOMO BOLOGNESE E UNA SUA SERVITRICE) EPPURE GIOIOSA, ALL'ADOLESCENZA DI STUDI FERVIDI E PRECOCISSIMI (L'AUTORE SI DIPLOMA A SOLI SEDICI ANNI), ALLA GIOVINEZZA TURBOLENTA E SMARRITA (DALL'ARRUOLAMENTO NELLE BRIGATE NERE AL PASSAGGIO ALL'AZIONE CATTOLICA), FINO ALLA MATURITA' OPEROSA, INIZIATA CON LA FREQUENTAZIONE DEL CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN LETTERE PRESSO L'UNIVERSITA' DI FIRENZE (MENTORE IL GRANDE PASQUALI). IL RESTO E' NOTO E RAIMONDI, GIUSTAMENTE, PIU' CHE INSISTERE SULLE GLORIE ACCADEMICHE E SUL SUO PROFILO SCIENTIFICO, DEDICA LA SECONDA PARTE DEL LIBRO A UN RITRATTO SPIRITOSO E INSIEME TOCCANTE DEI SUOI PRIVATI AFFETTI E DEL SUO IMPEGNO CIVILE E POLITICO, FINO ALLE TRAVERSIE DELLA FINE DELLA SECONDA REPUBBLICA. UN LIBRO IMPORTANTE.