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Ho acquistato questo libro perché adoro i miti celtici e non sono rimasta delusa. Per essere un primo libro ha messo forse un po' troppa carne al fuoco, ciononostante non ho perso il filo e sono curiosa di scoprire come prosegue, sperando che l'autrice non ci metta troppo a concludere la trilogia. Per ora non ho un personaggio preferito, ma mancano ancora due libri, che spero approfondiscano soprattutto quelli secondari. La crescita di Diana è lenta e perciò credibile. Bella l'immagine in copertina.
Senza indugi non posso che dirvi che arrivare alla fine è stato davvero un viaggio faticoso. Infatti il libro è ricco di troppe informazioni spesso date tutte insieme facendo confondere non solo la protagonista ma anche il lettore. Altra nota dolente è stato constatare che parecchie parti potevano essere tagliate essendo prolisse e allungando di troppo il sugo. La protagonista l ho trovata assolutamente noiosa, con reazioni eccessive in momenti inopportuni ed in altri invece assolutamente mummificate. È stato inoltre pesante leggere la parte dove Lei prende conoscenza di sé e inizia a fregarsene della scuola (grande messaggio) ma soprattutto a sentirsi troppo anche da calcolare il ragazzo che prima le piaceva, che adesso la vuole ma lei è oltre.. e il migliore amico gay, assolutamente un cliché. E ovviamente due fighi che nel nuovo mondo si contengono il suo cuore. Mi è piaciuto molto invece la figura del "cattivo" anche se, la scena dove quest'ultimo la percepisce mentre lei è svenuta e sogna, mi ha riportato un po' a Mordor, forse l'autrice è stata un po' troppo influenzata da Tolkien?! Per concludere, posso solamente aggiungere che non leggevo un libro del genere da quando avevo 13 anni.
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