Confessioni di uno scrittore impazzito e del suo dottore

“Confessioni di uno Scrittore Impazzito e del suo Dottore” è la storia di due fratelli gemelli entrambi votati all'espressione artistica anche se su due fronti differenti. La vicenda è narrata in un futuro non troppo lontano da noi e questo fatto conferisce al romanzo un certo fascino legato al possibile "evolversi" della società "civile" per come la conosciamo noi oggi. E tuttavia non è quella fantascienza assurda che non ha più alcun legame con la realtà, ma è anzi quella fantascienza dove gli uomini pensano ancora come uomini e mantengono in ogni caso la loro personalità, con i loro pregi (forse pochi) e con i loro difetti (forse troppi). In sostanza nel romanzo di Bimbi si percepisce questo sfondo di realtà futura, non essenziale alla storia in sé ma solamente strumentale: rappresenta cioè un modo, tra gli altri, per descrivere lo stato di disagio che comunque permea tutta la vicenda. Alan, uno dei gemelli, è uno scrittore ancora in attesa di successo, ha ancora l'aspettativa di un futuro personale migliore e pertanto riesce a malapena a sopravvivere. Tom, il fratello, è invece uno scultore discretamente apprezzato, costretto però a realizzare opere su commissione che gli impediscono di dare spazio alla sua creatività. Inoltre ha una moglie che lo tradisce. Disagio di vivere, appunto. Disagio che si manifesta ripetutamente nelle pagine del libro attraverso i sogni allucinanti e allucinati del protagonista; sogni che diventano incubi e si confondono con la realtà in un amalgama affascinante dal quale si vorrebbe fuggire e dal quale si è tuttavia attratti. Insieme a tutto ciò troviamo un mondo di individui che, per volontà o per costrizione, vivono ai margini della società civile e rappresentano il degrado di un futuro in cui chi sta bene sta sempre meglio e chi sta male sta sempre peggio. E poi un microcosmo di individui che, invece profondamente immersi nella realtà, ne vogliono uscire, rompere gli schemi nel tentativo di raggiungere la perfezione. Follia? Difficile dirlo...