Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Confessioni d'un italiano - Ippolito Nievo - copertina
Confessioni d'un italiano - Ippolito Nievo - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 60 liste dei desideri
Confessioni d'un italiano
Disponibilità immediata
15,96 €
-5% 16,80 €
15,96 € 16,80 € -5%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
15,96 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
15,96 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
Confessioni d'un italiano - Ippolito Nievo - copertina

Descrizione


La storia di Carlino, dell'educazione di una sensibilità e di una coscienza attraverso la vita; la storia di una nazione, del suo riscatto politico; la storia di un'epoca, drammatica e contraddittoria, di transizione. Dall'intreccio di questa triplice prospettiva scaturisce uno dei romanzi più suggestivi dell'Ottocento italiano, una sorta di poema della fanciullezza, narrato con tanta trepidazione di sentimento, freschezza, ironia e generosità di rimpianto, che fa spuntare la certezza di un risveglio vicino, del prossimo risorgere di un popolo, di una nazione.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

13
2005
Tascabile
15 settembre 2005
2 voll., L-992 p.
9788811379577

Valutazioni e recensioni

4,92/5
Recensioni: 5/5
(13)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(12)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Andrea Muratore
Recensioni: 5/5

Non posso che allungare il brodo e infoltire la schiera dei nobili lettori di questo libro. Lessi queste memorie capolavoro la scorsa estate, e sento solo ora il desiderio di recensirle, sebbene l'atmosfera ovattata e castellana del libro non mi abbia abbandonato mai, nemmeno un secondo. Melville ha scritto Moby Dick a 32 anni, Nievo questo a 27. Hugo Notre Dame a 29. Mann i Buddenbrook prima della trentina. Questi nomi rendono la misura della grandezza di Ippolito Nievo. Molti anni fa frequentavo la scuola elementare vicino a Trastevere, a Roma. Da quando ho preso ad andare alle bancarelle di porta portese, mi fermo sempre davanti a Via Ippolito Nievo con un tuffo al cuore misto di gratitudine e benevolenza. Qui sta la via che hanno dedicato a questo patriota e sublime scrittore. Quante volte l'ho percorsa senza rendermene conto, come una via normale? Così è la vita.

Leggi di più Leggi di meno
guido galdini
Recensioni: 5/5

Le Confessioni di un italiano sono IL romanzo italiano dell’Ottocento. I Promessi Sposi sono un grandissimo romanzo italiano scritto nell’Ottocento. Tenendo conto che il suo migliaio di pagine è stato composto in otto mesi da un ventisettenne, e mai più revisionato per la sua scomparsa a trent’anni in un naufragio nel Tirreno, ci appare miracolosa la tenuta stilistica e soprattutto narrativa. L’inizio, un perfetto rendiconto della vita nell’Ancient régime con le sue dolcezze e le sue ipocrisie, si dipana nella storia della Repubblica di Venezia e dell’Italia napoleonica e risorgimentale, in equilibrio tra vicende pubbliche e private (tra gli altri appaiono come personaggi Napoleone e Ugo Foscolo). Nievo (non dobbiamo esitare nell’affermarlo) è nei paraggi di Stendhal e Tolstoj. Per concludere segnalo la marea di personaggi indimenticabili, tra cui svetta la Pisana, senza confronti se non a livelli clamorosi: Anna Karenina è il primo e quasi unico nome che mi viene in mente.

Leggi di più Leggi di meno
Cristiano Cant
Recensioni: 5/5

Un libro può sfidare da solo un'Estate, azzittire le urla del sole, i gradi dell'asfalto, i deliri del meteo. Un libro ha anch'esso i suoi lidi e i suoi arenili lontanissimi dalle sabbie del consueto, belvederi più ampi, paesaggi più estesi, cronache di un dentro che nessun'afa può raggiungere e nessun umido oltraggiare. Somigliano a sovversioni celesti di fronte a cui ogni durezza opposta è opera vana, e contro le quali anche i miti più saldi devono cedere in umiltà il loro ricco arsenale. Così, passasse anche gli occhi del lettore come lo sfarzo tronfio di una presunzione che si celebra, non importa, perdonate allo scrivano questa frivola medaglia, vanto di febbre più che disadattata: "Dal fondo dell'esistenza si riesce sempre a estrarre qualche compenso alle sottrazioni operate dalla sorte o dagli uomini, e a rimettersi razionalmente in sufficiente equilibrio". Romanzo possente, impareggiabile, viaggio e festa in un'epoca calda e vicinissima, perché accanto ai contorni sociali del romanzo (che sono gli assi fondanti della nostra affaticata Penisola), arrivano sciami e sciami di caratteri a timbrare l'anima italiana, i suoi morbi e le sue scintille, le sue fragilità, il suo coraggio, l'umano che ancora ci tiene e ci disegna. Forse basterebbe dire, non a torto: un sogno, e gli echi in effetti lo evocano tutti. La vita in otto decenni del bambino che cresce nelle cucine di un castello (di Fratta) e che sembra destinato a una sola mansione: girare lo spiedo. Mentre in realtà gli accadrà di tutto. E accanto a lui, tolta la mirabile folla che respira nel libro, ecco la Pisana, creatura prodigiosa con le sue lune cangianti e i suoi vezzi alteri, i suoi umori insani, le sue folli impazienze, ma scolpita in fine nell'etica più alta che la vita possa toccare in un corpo, e davanti alla quale ogni Anna Karenina o Natascia Rostova sono meno che steli inodori. Prodezza sontuosa di un ragazzo di 27 anni, uno dei libri della vita, vette dove l'ossigeno è distillato d'angeli.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,92/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(12)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

Ippolito Nievo

1831, Padova

Ippolito Nievo è stato uno scrittore e patriota italiano. Figlio di un magistrato della piccola nobiltà mantovana, e di una contessa friulana, nel 1848 si appassiona al programma democratico di Mazzini e Cattaneo e partecipa alla fallita insurrezione di Mantova. Per questo motivo, la famiglia lo allontana per un certo periodo dalla Lombardia e il giovane Nievo si trasferisce prima a Firenze e poi a Pisa. In Toscana entra in contatto con gli esponenti del partito democratico di Guerrazzi e probabilmente partecipa, nel 1849, ai moti risorgimentali di Livorno contro gli Austriaci.Al suo ritorno si iscrive alla facoltà di legge all'Università di Pavia, e nel 1852 inizia l'attività di pubblicista nel quotidiano bresciano «La Sferza», collaborando anche...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore