La confessione

Eccellente romanzo, che inizia piano, descrivendo la vita ordinaria di una ragazza qualunque. Poi la gamma di emozioni che trasmette la protagonista al lettore, con la sopraffina descrizione dei sentimenti e delle situazioni che attraversa suo malgrado, è grande. È vita che prende forma e colpisce, tanto la scrittura sa emozionare, senza ricorrere ad effetti speciali; con la sola forza delle parole accostate con la sensibilità profonda, particolare, di un' autrice che ha 20 anni e già è al secondo romanzo, di cui il primo è di gran classe. Questo è un' emozionante esplorazione dell' animo umano ferito e desideroso di amare oltre i confini sociali e oltre il dolore che gli esseri umani sanno infliggersi.

Un'autrice così giovane che nel giro di pochi mesi ha sfornato due opere di tale spessore, per me, è un talento naturale e nei prossimi anni emergerà come un'eccellenza. Con questo non intendevo suggerire che queste opere siano immature. La confessione è uno dei romanzi più spietati che abbia mai letto. La scrittura è limpida e perfetta. Fa arrabbiare. Commuove. Fa pensare. Davvero di un livello superiore. La vittima di una (non) inaudita violenza fisica, morale, psicologica si racconta in prima persona e accompagna il lettore nei recessi delle anime oscure, dell'amore malato, della perdizione. Leggetelo e immaginate che sia tutto vero.

Un libro intensissimo che ti fa stare male. Ma non per questo non lo consiglio, proprio all'opposto. È un romanzo che potrebbe derivare da una storia vissuta, non lo so, tanto coinvolgente è il sentimento che ti prende. Se è così, è terribile. Se non lo è, dà comunque voce a tante storie devastanti che accadono, in piccola misura anche nelle nostre vite "normali" quando si incappa in una persona che tenta di divorarci. La voce che racconta è quella di una donna che parla di se da ragazza, di come un attaccamento a un essere crudele e rapace le ha plasmato l'esistenza. Ma chi si scruta nei meandri del proprio animo, chi cerca di dare un senso a questa crescita malata e infettata è appunto la protagonista. Non è il mostro a venire processato. Ogni lettore sa perché e come condannarlo. La confessione serve alla vittima, dato che ogni vittima è anche vittima di se stessa. Molte riflessioni, e pensieri e un lieve malessere resteranno nella mente del lettore di questo potentissimo racconto.