La comunità oscura

Spenta da poco l’eco dei boati delle diane, i fuochi pirotecnici che annunciano la messa per la festa di San Nicola, celebrata per tradizione all’alba, la radio di bordo del commissario Angiulli annuncia il rinvenimento del corpo assassinato di una donna vicino a una tomba profanata. Alcuni elementi della scena – crocifisso spezzato, candela nera, lapide rotta, tatuaggio di un diavolo sul corpo della vittima – inducono a ipotizzare un caso di satanismo. Seguono altri due omicidi. L’arma usata – un coltello da rituale – è la stessa in tutti e tre i casi. I messaggi rinvenuti accanto ai corpi, scritti sul retro di un volantino dedicato a San Nicola, sono tutti accompagnati da un triangolo, simbolo della trinità satanica. È nei messaggi la chiave di lettura degli omicidi? Cosa c’entra San Nicola in tutto questo? Sugli omicidi indaga anche il giornalista Vanni che, per un inquietante gioco del destino, incontra Blu una giovane psicologa in fuga che teme di essere inseguita da due sgherri della setta satanica dalla quale cerca di fuggire. Numerosi indizi convergono su un uomo, un geometra dal passato fascista e satanista, che però è supportato da alibi inattaccabili: è stato bravo a procurarsi gli alibi o qualcuno cerca di far ricadere su di lui le responsabilità? Dopo colpi di scena, dita amputate e furto di ostie consacrate, la conclusione consegna alla giustizia un assassino e al lettore la consapevolezza che la nostra esperienza terrena è il luogo in cui l’essenza del bene e del male si incontrano e si scontrano. Un colpo di scena finale sconvolge la vita di Blu.