Come un solco nel mare

" Le donne di sera giocano sulla spiaggia, danzando fra le onde, gli uomini se ne stanno appoggiati alle rocce e cantano a voce alta" ... così Mary Shelley descriveva gli abitanti di San Terenzo, piccolo borgo della Liguria, dove visse nel 1822 con il marito Percy. I discendenti di quei bizzarri abitanti, animano le pagine di " Come un solco nel mare" il romanzo di Persio Tincani, che letteralmente ci trasporta in quell' estremo lembo della Liguria di Levante, che si attacca tenacemente ai suoi scogli per non diventare Toscana. Qui i suoi protagonisti nascono, vivono, ridono, piangono e scherzano, sempre prendendo la vita con le dovute distanze e mai troppo sul serio. Giobatta, rimasto precocemente orfano, viene cresciuto dalle tre donne di casa e il lettore lo accompagna nel suo percorso di ragazzo e poi di uomo, tratteggiato dalla penna divertita dell' autore, che ci fa spesso sorridere e - a tradimento- commuovere, sempre col raro dono di farci sentire proprio lì, a fianco al protagonista. Una malia disarmante, difficile da spiegare, percorre il romanzo, attraverso pagine delicatamente poetiche e immagini colorate di nostalgia, avvolgendo il lettore nella sua rete e conducendolo fino a un finale che ci sembra imprevedibile, pur avendolo avuto sotto gli occhi sin dall' inizio.