Coltan

Romanzo di fantapolitica ma non troppo. Una multinazionale americana, la Dall & Houston, che domina nel mercato del petrolio, si rende conto che la columbotantalite (Coltan) è diventata e sarà sempre più un materiale strategico fondamentale per una serie infinita di applicazioni comprese centrali nucleari, telecomunicazioni, armamenti moderni, missilistica etc. La columbotantalite è concentrata nella zona del lago Kivu e quindi la zona diventa oggetto di interesse per la Dull & Houston che punta al monopolio del minerale. Il racconto inizia con una lettera di un terrorista che chiede alla Dall & Houston di restituire all'Iraq, sotto forma di ospedali e scuole, tutti i soldi che ha guadagnato dall'invasione e sfruttamento di quel paese, pena la soppressione di tutti i membri del CdA. Alcuni membri vengono uccisi, anche se i dispositivi di sicurezza sembrano insuperabili. In preda al panico, la compagnia incarica l'astuto capo di un'organizzazione malavitosa di scoprire e sopprimere il pericoloso terrorista. Ma il gioco è molto più complicato e avvincente di quanto appaia dalle prime pagine. Bel romanzo che, aldilà del piacere della trama, fornisce un'interessante chiave di lettura delle strutture economiche che dominano il mondo e delle ragioni delle cosiddette guerre tribali Africane, in realtà legate allo sfruttamento delle risorse come il coltan.