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Colpo su colpo - Riccardo Gazzaniga - copertina
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Colpo su colpo

Descrizione


Riccardo Gazzaniga, con una scrittura vivida e analitica come i fotogrammi di un film, ci racconta una storia di amore e lotta attraverso una famiglia dei nostri giorni. Un impetuoso romanzo sulla sofferenza e sulla rinascita, sulla capacità di combattere per trovare la propria strada.

«Gazzaniga ci costringe finalmente a guardare quella parte inconfessabile di ciascuno di noi»Carlo Bonini

«Se la vita ti manda al tappeto, l'unica cosa che puoi fare è rialzarti»

Una volante pattuglia le strade di Genova. Mentre un fiume di vestiti colorati, bandiere arcobaleno e cartelli sui diritti dell’amore scorre nel centro della città, Paolo Pastorino – quarantasei anni e la divisa da sempre – cerca con gli occhi sua figlia. Se lei lo vedesse lì, dall’altra parte della barricata, andrebbe su tutte le furie.Giada ha sedici anni e ha appena trovato il coraggio di dirgli che le piacciono le ragazze. Ma non che a scuola viene bullizzata. Con una madre troppo occupata nel lavoro e un padre che sta affrontando una crisi di coppia senza fine, Giada sembra in pace con se stessa solo in palestra, dove il maestro De Roma – un ex savateur dai trascorsi drammatici e un passato poco limpido – la prepara al suo primo combattimento.Tra duri allenamenti e racconti sui grandi campioni del ring, solo a lui questa esile ragazzina insieme durissima e fragile rivelerà il segreto più inconfessabile: cosa è successo nel bagno della scuola. E solo lui potrà cercare di aiutarla ricordandole che la vendetta non è mai la soluzione. Perché se lo sport è la migliore cura, riuscire ad accettare se stessi rappresenta la vera vittoria.Ma presto, per i due, arriverà, imprevedibile, il momento di separarsi. E Giada, ancora una volta, sarà costretta a fare i conti con il mondo degli adulti.
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Dettagli

2019
17 settembre 2019
448 p., Brossura
9788817139854

Valutazioni e recensioni

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Morena
Recensioni: 5/5
Profondo

Colpita da un'altra lettura dello stesso autore ho voluto acquistare questo testo. Beh gia dai primi capitoli mi ci sono rivista rispecchiata. Scritto davvero molto bene, toccando con enfasi e tatto tematiche profonde ed importanti. Ho pianto molto e mi sn lasciata trasportare tra le righe.

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Luca Aquadro
Recensioni: 5/5

"Per un istante Giada ebbe l'impulso di alzarsi e andarsene via. Prendere lo zaino, mettere la giacca, lasciare la scuola senza una parola." (p. 16) "Simona si sentiva impotente e stupida. Era assurdo scoprire verità da una chat e cercare di conoscere sua figlia da un social network, invece che andare a parlarle nella sua stanza, adesso." (p. 88) "Ma tutte quelle possibili esistenze si erano diluite progressivamente in questa vita, tutte le possibili versioni di lui si erano disciolte nell'assistente capo della Polizia di Stato Paolo Pastorino come lo zucchero scompariva nei troppi caffè bevuti durante i turni di servizio." (p. 109) "La Nuciari sembrava felice solo quando spiegava storia dell'arte: trovava la sua personale salvezza nelle colonne doriche, ioniche e corinzie (...) Si attaccava alle poche ore in ogni classe come a un'ancora." (p. 182) "Il male danzava nel buio intorno a De Roma, colpiva e schivava, colpiva e schivava. Calci e pugni di dolore che entravano nella guardia del maestro e poi ancora più giù, fino al cuore." (p. 266) Una figlia difficile e diversa, una madre ipocrita, un padre tormentato. E la fatica di trovare dei Maestri, o di esserlo. E poi, forse, la vera protagonista del romanzo: Genova. "Il ponte spezzato era una passatoia di cemento davanti a lei, la strada dritta, poi il niente." (p. 434) Gazzaniga è irrimediabilmente ligure e dei Grandi Liguri ha il senso della giustizia (vedi De André) e la capacità di ergere il particolare a metafora dell'universale (vedi Montale). Terzo romanzo, terzo chapeau, e, per la terza volta, la sensazione che per Gazzaniga la letteratura sia un caso particolare dell'autobiografia. Da leggere, rigorosamente in poco tempo come sempre, con fame atavica.

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Stefano
Recensioni: 5/5

Romanzo che conferma la grandissima capacità dell'autore di descrivere in modo profondo, ma con grande leggerezza, la quotidianità umana. Uno di quei libri che vorresti durassero in eterno!

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Recensioni

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Voce della critica

Leggendo questo libro viene da chiedersi: ma chi è l’autore? Un adolescente? Il genitore di un adolescente? O un alieno che si è abusivamente introdotto nel cervello di un adolescente? E se non lo è come fa a interpretarne così bene i sentimenti, le paure, gli slanci, le paranoie e le ansie come esattamente le proverebbe un/una sedicenne o un suo genitore? No, Riccardo Gazzaniga non è nulla di ciò, né adolescente né genitore, tanto meno un alieno, ma è un umano. Molto, molto umano. Questa meravigliosa e triste storia è tutta impregnata di umanità, ogni pagina ne trasuda, nelle sue più belle e più brutte sfaccettature.

Colpo su colpo, come il titolo, questo romanzo ti sfida, ti assedia, ti mette all’angolo e ti sfinisce, perché quando giungi alla fine non hai più energie, come dopo un incontro sul ring. Ti ha prosciugato, tanta è l’intensità della lettura e il coinvolgimento.

È la storia di Giada, sedicenne di Genova, alle prese con le scoperte della vita, in primis della sua sessualità che non è esattamente “regolare” come mamma Simona e papà Paolo vorrebbero che fosse. Già, perché alla loro bambina piacciono le ragazze! Giada ama Erica, per la precisione, la sua compagna di classe, nonché migliore amica, o se vogliamo dire “fidanzata”. Simona e Paolo lo scoprono accidentalmente e non riescono a farsene una ragione. Paolo, poliziotto in servizio alla volante, ci prova, si sforza, si mette in discussione. Non così Simona, rigida e piantata nelle sue convinzioni, oltretutto vincolata dal fatto che la sua carriera sta per spiccare il volo grazie alla Fondazione Coraggio e vita, capitanata dal brillante Andrea Canova, manager in ascesa dalle innegabili simpatie di destra.

Giada vive un momento di grande confusione e fragilità: lei stessa ancora non si conosce, non conosce le sue straordinarie potenzialità così come non ha idea dei suoi limiti . Si sta sperimentando: in famiglia, nelle relazioni d’amore, con la scuola, gli amici e soprattutto sta imparando quanto crudele e violenta possa essere la vita, soprattutto se non si è omologati e accettati dagli altri. Claudio e Michael, il “figo”della scuola e il suo fedele gregario, la bullizzano per la sua omosessualità, o semplicemente la prendono di mira perché è nella natura umana individuare un elemento più debole per soverchiarlo e dichiarare in questo becero modo la propria superiorità. Ma Giada, che pratica a livello agonistico la “savate”, la boxe francese, è abituata a lottare e non ha paura dello scontro fisico: alle provocazioni omofobe dei due bulli reagisce, aggredendoli fisicamente e impartendo loro una bella lezione, davanti agli occhi di tutta la scuola e ahimè, anche dei professori. Questo increscioso incidente trascinerà la ragazza in una serie di conseguenze molto gravi, dalle quali riuscirà a riscattarsi grazie all’aiuto del suo allenatore di savate, Ruggero De Roma, che a suo tempo era stato anche l’allenatore di suo padre e al quale è ancora legato da profonda amicizia.

Ruggero De Roma è un personaggio bellissimo, struggente, misterioso, con un passato terribilmente doloroso. Il vecchio campione insegna alla giovane allieva come incassare i colpi, come ammortizzarli per poi trasformarli in attacchi micidiali, e non solo sul ring, lavorando con grande rigore e disciplina. Giada dal canto suo si impegna ad assorbire le preziose lezioni impartite dal suo maestro, raccogliendo durante i faticosissimi ed estenuanti allenamenti ogni briciola di insegnamento che possa aiutarla a prevedere e ad affrontare le incursioni del nemico, che sia questo un’avversaria che la sfida sul ring, che siano i suoi genitori, i professori o , peggio ancora, quei malvagi dei suoi compagni che arrivano addirittura ai ricatti e alle molestie fisiche vere e proprie.

La vita di Giada, come spesso accade agli adolescenti, è un altalenarsi di emozioni sconvolgenti ed eccitanti e di depressioni spaventosamente annichilenti. Nel dipanarsi della storia la nostra ragazza passa dalla gloria esaltante alla disperazione più cupa, che la porta a gesti estremi: qui la narrazione si fa serrata, incalza, afferra il lettore alla gola e lo inchioda alla pagina impedendogli di scollarsi fino all’epilogo, in un turbinio di emozioni, lacrime e brividi. Sullo sfondo c’è Genova, con poco mare e molto traffico, sembrerebbe volutamente più brutta e grigia di quanto non sia realmente, coi suoi quartieri popolari e la sua viabilità terribilmente caotica, sopratutto dopo il crollo del ponte Morandi, che in questa storia assurge a un ruolo tutt’altro che marginale.

Colpo su colpo, esattamente come il titolo, questo romanzo ti fa breccia nel cuore. Riccardo Gazzaniga è davvero bravo e se , come dice lui stesso in una recente intervista, l’obiettivo fondamentale resta quello che il lettore voglia girare le pagine velocemente, per capire come andrà a finire, lo possiamo rassicurare: ci è riuscito benissimo.

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Conosci l'autore

Riccardo Gazzaniga

1976, Genova

Riccardo Gazzaniga è nato nel 1976 a Genova, dove vive. Sovrintendente della Polizia di Stato, lavora nella caserma di Bolzaneto. Ha vinto la XXV edizione del Premio Italo Calvino con A viso coperto (Einaudi 2013); è fra gli autori di Undici per la Liguria (Einaudi 2015) e ha pubblicato Non devi dirlo a nessuno (Einaudi 2016), Abbiamo toccato le stelle (Rizzoli 2018), Colpo su colpo (Rizzoli 2019).

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