Le colpe dei padri

Mi sembra di aver capito che si tratti del volume finale di una serie con Martisson protagonista. Se cosi' fosse, e premesso che non leggo saghe da almeno 20 anni ma ho letto molti noir/thriller nordeuropei, riesco a capire il motivo per il quale la parte investigativo/poliziesca sembri essere messa in secondo piano, come una musica di sottofondo. Si tratterebbe della tipica struttura delle serie dove la parte dello sviluppo del o dei personaggi si prende le luci del palco. Se fosse invece una storia one shot, è evidente la sua struttura, e ormai benchmark di successo, dei gialli nordeuropei, ovvero un numero imprecisato di personnaggi e storie ben descritte che sviluppano su di uno sfondo fatto di omidici, furti, sequestri e altro.

Amante dei gialli nordici, sono arrivata ad Asa Larsson e con gratitudine al suo ultimo noir. Un giallo molto bello, la storia avvincente di un ex pugile che cerca il suo passato nella scoperta (dopo sessant'anni) del cadavere di suo padre. Del procuratore Rebecka Martinsson che, cerca di mettere ordine alla sua confusa esistenza scoprendo di avere legami personali con gli attori del sorprendente caso. Altri personaggi dal carattere forte, a volte grezzo di gente cresciuta e vissuta in un territorio freddo e affascinante come il circolo polare artico. Una storia di vita vera dove la natura, gli animali e l'uomo sono allo stesso modo coinvolti nel vortice degli eventi. Un bel libro, una scrittrice che seguirò certamente. Lo consiglio.

bello