Il codice del potere. Avvocati d'Italia. Storie, segreti e bugie della più influente élite professionale

Una foltissima schiera di avvocati -più settori:civile,societario,penale,amministrativo,ecc.- che convivono e alimentano il potere in Italia, facendo di tutto, aprendo le maniglie giuste, soprattutto quelle politiche, delle grandi aziende e della finanza. Una èlite intrigante, di grandi nomi (soprattutto accademici) del primo 900, artigiani e creativi, intellettuali,anche geniali (Carnellutti), voraci nelle parcelle, con clienti famosi.Si rassegnano centinaia di professionisti e loro clienti, nelle vicende personali (vizi,virtù)e redditi miliardari dichiarati. Cà di làder si diceva degli studi legali negli anni 60.Buone anche alcune citazioni (Rossi,Trimarchi, Irti, Coppi,ecc.) .Legali che si sono amati e odiati, aiutati e distrutti l’un l’altro, con benedizioni politiche e amicizie forti (es.Cuccia, Prodi, Berlusconi, Draghi, giornalisti e uomini di spettacolo,ecc.): le nomine nei CdA delle grandi società, le presidenze in banche e di aziende pubbliche, gli arbitrati, i pareri, le difese, ecc. tutto alimentato anche dalle privatizzazioni degli anni 90 come pure dalle alleanze con le società di certificazione/revisione.Le attività cambiano con le tecniche anglosassoni:merger & acquisition, superholding, law firm, revisione contabile, auditing, consulenze, ecc. La differenza (anche dei compensi) tra studi inglesi e italiani, come pure dei mercati. In Italia il potere “delle boutique legali tradizionali, che respira l’influenza della decadente aristocrazia intrecciata all’università che risente delle 1000 amicizie dei professionisti con boiardi di stato, gotha finanziario, boss politici”. Le invenzioni di Grande Stevens con l’equity swap (un portage?) confidando nei buchi normativi, la metodologia delle imposte prepagate di Rock. quelle valutative di Guatri, i conflitti di interesse di Schelinger. Avvocati dentro al sistema di potere, anche in parlamento per cambiare le regole in una incestuosità dilagante, dove le regole diventano un pretesto per altro.

Pensavo che a rovinare l'Italia fossero stati altri...

Un libro scomodo, interessante, ben descritto e ricco di particolari spesso curiosi ed inaspettati. Mai scontato. Interessante e consigliato, soprattutto per chi appartiene all'universo forense...anche senza fare parte della sua elitè.