Uragano. Storia di un apprendista schiavo

finalmente l' autore un autore ci catapulta inermi e curiosi nel mondo degli " schiavi " del terzo millennio consapevoli bramosi, un linguaggio nuovo dei giovani d' oggi gli "schiavi per decisione propria "emissione di un umanita' che sfoggia madri sempre piu crudeli, disarmioche stanche della stessa maternita' ed ecco uno schiavo pronto ad autopunirsi , e spesso a pagare per farlo schivo ,sicuro di cio che vuole, pronto a a morire per il suo o la sua padrona !non mi stupisco ringrazio buzi uno scrittore interprete di un mondo poco toccante, inerte,archetipico di una societa' matriarcale che poco sa insegnare e dare ai figli sempre piu soli sempre piu attaccati ad un p.c. vuoto sterile visto da una angolazione meccanica , autopunizione come ricerca d' amore !

Il libro l'ho letto e mi e'piaciuto.E' come se l'autore riuscisse a sdoppiarsi:da una parte l'apprendista, ragazzo immaturo con i suoi conflitti, dall'altro il dominatore esperto.Il dialogo tra i due mostra due personalità distinte in interazione.Non credo comunque che sia così difficile reperire quei documenti.Piu' volte li ho trovati su internet,e cmq credo che quel furbacchione di Giovanni Buzi la sappia realmente lunga sull'argomento ;-) ....... Una critica...?! Forse una:quando lo scrittore descrive gli occhi dei protagonisti dice "il colore delle pupille". Forse intendeva dire "il colore dell'iride". Le pupille sono sempre scure...o no?