Orchestra Tramonti

Orchestra Tramonti è il racconto dell’estate on the road di un’orchestra di liscio in viaggio su e giù per l’Italia tra feste dell’Unità e manifestazioni locali. A suon di mazurche, notti in pullman e pasti consumati in fretta in osteria, i musicisti della premiata Orchestra Tramonti ci invitano a godere dello spettacolo seduti in prima fila per spiare da una finestra un mondo poco conosciuto in cui la passione per la musica e la vita bohemien deve fare i conti con la quotidianità e le piccole beghe di ogni giorno. C’è anche chi odia tutto questo e vorrebbe starsene a casa a studiare i suoi volumi di psicologia, condurre un’esistenza tranquilla insomma: è Tommaso Tramonti, il figlio del capo-orchestra Fausto, obbligato dal padre a suonare con loro – per l’ultima volta – quell’estate. Ed è lui la voce narrante della storia e ce la racconta in una sorta di diario di bordo tenero ed intenerito allo stesso tempo, in cui coglie con lo sguardo acuto, di chi ne è estraneo pur conoscendola a fondo, la poetica bellezza di sere trascorse a suonare e notti che volano via tra sogni e illusioni. "Orchestra Tramonti" è una storia lieve e briosa che ad una lettura attenta si rivela un racconto agrodolce e pieno di swing sui sogni e le illusioni che non vogliono cedere il passo alle noie della vita di tutti i giorni. E' un viaggio stralunato e poeticissimo, descritto con lo stile semplice e confidenziale di sempre; impeccabile in ogni parola usata, efficace nelle descrizioni e divertente nei dialoghi. Ancora una volta la scrittura dell’autore si distingue per quella deliziosa leggerezza che rende i suoi libri piacevoli e intensi come una boccata d’aria fresca. Ma adesso goditi la lettura e “vai col liscio”.

Uno degli scrittor giovini da scoprire. Il mondo che racconta non si era mai letto, se non in una leggendaria inchiesta di Frigidaire su Raul Casadei. La scrittura è rock 'n roll del più puro, i personaggi sembra di averli sempre conosciuti, e invece sono tutti nuovi di pàcca. Libro scritto in apparenza quasi di getto, come fosse un diario, e invece ricco di sapienza metanarrativa. Consigliato agli amanti della teoria del romanzo non meno che ai lettori c.d. comuni.