L' amore perduto e la Teoria dei quanti

Un triplice metaromanzo (ma forse sono anche più di tre le storie che si intersecano) ucronico e fantascientifico, che ho letto con piacere ma anche con una certa difficoltà a causa della mia ignoranza (totale) in fatto di fisica quantistica e delle mie superficiali conoscenze in ambito psicanalitico e musicale. Forse, con un altro tipo di preparazione alle spalle, avrei potuto godermelo ancora di più, se non altro per il fatto che avrei potuto tentare di fissare con maggiore cognizione di causa un confine (sempre che ci sia !) tra quanto è scientifico e quanto è fantascientifico, e quindi commisurare il mio grado di partecipazione emotiva a ragion veduta (o quasi !).

Una buona idea alla base, che se fosse venuta a Crichton avrebbe prodotto un capolavoro. Invece l'autore ci mette meno azione, qualche citazione che coglieranno pochi, ottenendo comunque un lavoro discreto. Secondo me si poteva insistere un po più sulla fisica teorica che sta alla base della storia, un po meno dettagli, un po piu di ritmo ... Forse andrebbe letto 2 volte per coglierlo al pieno!

Non ci siamo: una fatica immensa, ogni pagina è stata una sofferenza.. non sono proprio stato capace di entrare in sintonia con il libro che non ha mai acceso in me la giusta scintilla, nonostante le premesse fossero quelle giuste (titolo e argomento). Peccato, avrei potuto/dovuto chiuderlo prima.