Salvator Rosa. La leggenda del pittore maledetto

Questa opera ha giustamente ricevuto il prestigioso Premio Letterario- Editoriale "L'Autore"; ritrae mirabilmente la vita del "pittore maledetto" ed offre allo stesso tempo un quadro dettagliato (ma mai tedioso) dell'Italia barocca analizzandola a 360 gradi. Consiglio a tutti questo libro, infatti non solo si tratta di un ottimo scritto adatto a chi (come me) studia storia e storia dell'arte, ma è volto a qualsiasi tipo di lettore in quanto scritto con terminologia semplice e chiara e la fluidità della lettura vi stupirà.

Il ritratto delineato dall'autore non appare parziale e nemmeno agiografico; Salvator Rosa, infatti, emerge come pittore, come poeta satirico, come amante della musica e anche come patriota: se è tratteggiato con sorridente, talora ironica simpatia l'uomo sincero, sensibile all'amicizia, consapevole del valore delle proprie opere, moralista convinto, alieno da servilismi, non si dimenticano i limiti di un temperamento impulsivo e ribelle, di un carattere ambizioso, arrogante, talvolta intrattabile e persino cinicamente disumano, capace di sfociare in un cupo sconforto, in un pessimismo senza speranza. A far emergere le peculiarità di un personaggio non molto noto contribuisce significativamente l'analisi dei diversi contesti in cui egli si muove nelle tre città dove è prevalentemente vissuto: Napoli,"giardino del mondo","festosa babele "; Firenze con la corte del Medici, le allegre brigate, Lucrezia, la bella modella; Roma, la città dei papi,la capitale delle arti, la città dove i carnevali non sembrano finire mai. Una biografia accurata e puntuale, dalla quale emerge, se non il romantico mito del pittore maledetto, un ritratto affascinante e avvincente del pittore-poeta napoletano.