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Che Classe! Leggere Richler è sempre nutriente. Non si smentisce mai. Questo saggio, reportage, cronaca, diario personale, autobiografia, riesce a trasmettere al lettore tutta la complessa rete di rapporti ed intrigatissime relazioni storiche e sociali che si sono venute a creare nel tempo tra israeliani, ebrei ed arabi. La grandezza sta nel dono della sintesi, dell'ironia, della maestria di questo scrittore stupendo ed originale. Consegna un quadro in movimento che consente a chi legge di potersi fare una idea precisa della immensa difficoltà dei contraenti di raggiungere un accordo efficace. Il passato ed il presente si scontrano di continuo, lasciando poco spazio ad una serena valutazione della realtà contingente. Nonostante siano trascorsi vent'anni dalla pubblicazione in Italia, questo libro è ancora attuale, frizzante, stimolante, un vero e proprio miracolo letterario.
Bando alle ciance, comprate questo libro e concentratevi: è uno spaccato di cultura che travalica la questione ebreo-palestinese, per spingersi fino alle più intime riflessioni in materia di emigrazione, immigrazione, amicizie perdute e ritrovate. Un documentario su carta stampata, il racconto delicatissimo eppure vigoroso di due viaggi, nel '62 e nel '92, di Mordecai in quel di Gerusalemme: una succulenta disamina sul mondo intero, condito con la solita, immancabile, ironia richleriana.
UN LIBRO DIVERSO DAGLI ALTRI CHE HO LETTO DI QUESTO STESSO AUTORE:UN PO' LENTO IN CERTI PUNTI MA ILLUMINANTE IN ALTRI SOPRATUTTO PERCHE' RAPPRESENTA UNO SQUARCIO DI STORIA CONTEMPORANEA DEL POPOLO EBRAICO. INDIPENDENTEMENTE DA QUELLE CHE SONO LE OPINIONI DELL'AUTORE SULLA QUESTIONE PALESTINESE,IL LIBRO MI HA FATTO CONOSCERE UN SACCO DI COSE DI CUI MAGARI AVEVO GIA' SENTITO PARLARE MA DI CUI IGNORAVO LE ORIGINI;VEDI AD ESEMPIO I KIBBUTZ,OPPURE IL CONCETTO DI ALIYAH,O ANCORA IL MOVIMENTO DI HABBONIM. DI PARTICOLARE INTERESSE E' IL MODO IN CUI E' VISTO LO STATO DI ISRAELE DALL'ESTERNO,E CIOE' DAGLI EBREI DELLA DIASPORA.UN LIBRO DAVVERO INTERESSANTE.
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