Spider

Tormenti che si ripercuotono nell'animo del lettore. Tragico e bello.

Libro assai disturbante, coinvolgente, spiazzante che davvero ti avvince e imbriglia in una ragnatela psicologica. La storia è semplice, ma diventa complicata, e si dipana in maniera inaspettata. Scorrevole, da leggere però con molta attenzione. Non è un romanzo da ombrellone.

Un romanzo claustrofobico "Spider" che per il tema trattato cattura fortemente il lettore grazie all'abilità della penna di Patrick McGrath. Dennis Cleg, soprannominato Spider dall'amata madre, ripercorre dopo vent'anni di internamento manicomiale, la sua vita. Al pari di un ragno, con gli anni, si è costruito la sua tela per sentirsi al sicuro e proteggersi da orrendi ricordi del passato fatti di violenza culminanti poi in un terribile delitto. Ma proprio ripercorrendo i luoghi, tanto a lungo evitati, della sua infanzia, la tela man mano si sgretola, i ricordi riaffiorano, la verità tanto accuratamente sepolta riemerge trascinando il protagonista in una spirale di morte e distruzione essendo il confine fra realtà e pazzia divenuto sempre più labile. Patrick McGrath è bravissimo nel corso della lettura a trascinare il lettore nella mente confusionaria e distorta del protagonista, catapultarlo in luoghi angoscianti e asfissianti, rimettere in ordine i pezzi di un puzzle persi nei meandri della mente per poi restare attoniti dinanzi alla ricomposizione definitiva.