I naufraghi del «Chancellor»-Le Indie nere

Assurdo, inaudito! Con tutti i romanzi che Jules Verne ha scritto, andare in una libreria enorme e trovarne solo 3 o 4...è ridicolo. Io devo ammettere che ho scoperto quest'autore da poco, e non sapevo che avesse scritto tanti romanzi...e soprattutto non immaginavo che fossero uno più bello dell'altro. Un autore geniale, avveniristico, visionario, dotato di una rara, illimitata immaginazione. Le Indie Nere, a dir poco irreperibile, non sarà tra le sue opere più conosciute, ma che gioia e delizia perdersi nella sua storia. Mi dispiace solo per tutti quelli che non lo leggeranno mai!

Pagine memorabili, un romanzo forse minore o meno conosciuto, ma non certo inferiore a "viaggio al centro della terra". Teso e fantasioso, personaggi da ricordare. Un libro che si divora. Il vecchio minatore Simon Ford rimane a vivere con la famiglia dentro una miniera di carbone esaurita, inseguendo il sogno di trovare un nuovo giacimento. Ci riesce e richiama il vecchio direttore della miniera, l'ingegnere James Starr, con il quale ricomincia a sfruttare il nuovo giacimento carbonifero, formando una comunità all'interno dell'immenso complesso minerario sotterraneo, illuminato dai "dischi elettrici" (!!!). Ma un'inquietante e misteriosa presenza minaccia la vita dei protagonisti nelle caverne. Fantastico intreccio di colpi di scena, grandissimo capolavoro visionario, pieno di nozioni veramente interessanti sul mondo delle miniere di carbone ("le indie nere", come erano chiamata in Scozia). Ho letto "le indie nere" in una versione OSCAR mondadori del 1971. Trovo che sia veramente scandaloso il fatto che Verne sia così svalutato dall'editoria, relegato nella "lettura per ragazzi". E' difficilissimo trovare i suoi splendidi, numerosissimi e immortali romanzi, a parte i pochi famosissimi (ventimila leghe sotto i mari, viaggio al centro della terra). Non riesco proprio a capire perchè Verne sia così maltrattato.

The old Aberfoyle mine in Scotland, that was thought to have been mined out ten years earlier is reactivated, when a dedicated old miner, Simon Ford, makes an astonishing discovery. He contacts the old manager of the mine, James Starr, and the discovery leads to a large vein of coal that will take generations to mine out. Soon the New Aberfoyle mine is opened and everyone begins to profit again; however, a mysterious "goblin" threatens the entire mine.