Testimoni del Novecento

scheda di Bongiovanni, B. L'Indice del 1999, n. 09

Il lettore ci perdonerà se elenchiamo i nomi dei personaggi, tutti padri, in un modo o nell'altro, della Repubblica (non della prima, o della seconda, ma della Repubblica), che Valiani, dopo averne tratteggiato un profilo sulla "Nuova Antologia" (in massima parte) o sul "Corriere della Sera", ha raccolto, e gliene siamo grati, in questo volume: Giorgio Agosti, Giovanni Amendola, Giorgio Amendola, Riccardo Bauer, Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi, Aldo Garosci, Ugo La Malfa, Riccardo Lombardi, Luigi Longo, Raffaele Mattioli, Randolfo Pacciardi, Giancarlo Pajetta, Ferruccio Parri, Sandro Pertini, Carlo Lodovico Ragghianti, Carlo e Nello Rosselli, Manlio Rossi Doria, Max Salvadori, Gaetano Salvemini, Giuseppe Saragat, Giovanni Spadolini, Altiero Spinelli, Gigliola Spinelli Venturi, Piero Sraffa, Adolfo Tino, Palmiro Togliatti, Silvio Trentin, Lionello Venturi, Umberto Zanotti-Bianco. Seguono, in appendice, un ampio e straordinario saggio su Franco Venturi, autobiografico e storiografico insieme, comparso sulla "Rivista Storica Italiana" (di cui Valiani è stato animatore con lo stesso Venturi e con Momigliano), e un articolo, il più recente, su Enrico Cuccia, pubblicato sul "Corriere della Sera" del 1997. Il primo, cronologicamente (1975), dei profili, è invece quello di Einaudi. Prevalgono, come si vede, e nettamente, gli abitanti dell'olimpo laico, e si ha l'impressione che siano stati per Valiani proprio costoro, sebbene minoritari, a smussare, e a "italianizzare", le pur moderate pulsioni clericali e stalinofile di altri, e certo più influenti, testimoni. A costituire cioè la religione civile di un'Italia in cui i De Gasperi e i Togliatti, su fronti contrapposti e nel contempo complementari, sono stati i protagonisti.