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Un libro capitale che, ricostruendo la fenomenologia storica e culturale della follia nella fase cruciale di trapasso dal tardo Medioevo alla rivoluzione industriale, rintraccia i segni e le radici che stanno alla base del funzionamento della nostra società. A partire dai meccanismi di esclusione e di criminalizzazione di ogni forma di diversità e di devianza.
"Forse, un giorno, non sapremo più esattamente che cosa ha potuto essere la follia. [?]Resterà soltanto un enigma di questa Esteriorità. Quale era dunque, ci si domanderà, questa strana delimitazione che è stata alla ribalta dal profondo Medioevo sino al ventesimo secolo e forse oltre? Perché la cultura occidentale ha respinto dalla parte dei confini proprio ciò in cui avrebbe potuto benissimo riconoscersi, in cui di fatto si è essastessa riconosciuta in modo obliquo? Perché ha affermato con chiarezza a partire dal XIX secolo, ma anche già dall'età classica, che la follia era la verità denudata dell'uomo, e tuttavia l'ha posta in uno spazio neutralizzato e pallido ove era come annullata?"
Michel Foucault
"Forse, un giorno, non sapremo più esattamente che cosa ha potuto essere la follia. [
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Resterà soltanto un enigma di questa Esteriorità. Quale era dunque, ci si domanderà, questa strana delimitazione che è stata alla ribalta dal profondo Medioevo sino al ventesimo secolo e forse oltre? Perché la cultura occidentale ha respinto dalla parte dei confini proprio ciò in cui avrebbe potuto benissimo riconoscersi, in cui di fatto si è essa stessa riconosciuta in modo obliquo? Perché ha affermato con chiarezza a partire dal XIX secolo, ma anche già dall'età classica, che la follia era la verità denudata dell'uomo, e tuttavia l'ha posta in uno spazio neutralizzato e pallido ove era come annullata?"
Michel Foucault
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