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Donnarumma all'assalto - Ottiero Ottieri - copertina
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Donnarumma all'assalto

Descrizione


Italia del Sud, fine anni Cinquanta. Una grande azienda settentrionale ha deciso di impiantare una nuova fabbrica nel cuore del Mezzogiorno. Ora deve selezionare il personale adatto, e per questo ha incaricato uno psicologo che sottoponga i candidati a una "valutazione psicotecnica". Nel suo diario, lo psicologo registra l'esito del suo lavoro, che si fa via via più coinvolto e commosso, fino a trasformarsi in una vera e propria partecipazione al dramma dei disperati che si aggrappano al miraggio del posto di lavoro per liberare se stessi e le loro famiglie dalla miseria. E lui che, invece, per dovere professionale, deve decidere il destino di ciascuno di loro. Prefazione di Giuseppe Montesano.
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Dettagli

6
2004
Tascabile
4 marzo 2004
X-272 p., Brossura
9788811678069

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Princi
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Un classico ancora attuale

La questione meridione negli anni ‘50: è passato più di mezzo secolo dai fatti raccontati e cosa è cambiato?

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alida airaghi
Recensioni: 5/5

L’interesse di Ottiero Ottieri (Roma 1924-Milano 2002) per la psicanalisi si coniugava con quello per la sociologia, ed entrambi animarono la sua produzione letteraria a partire dagli anni ’50, anni di vivace sviluppo industriale e di apertura verso nuovi modelli interpretativi dei comportamenti individuali all’interno della collettività. Assunto all'Olivetti nel 1953, venne poi inviato a Pozzuoli per seguire la creazione di un nuovo e avveniristico stabilimento, con l'incarico di selezionare il personale. Durante il periodo trascorso al Sud approfondì le tematiche relative al mondo del lavoro, all’alienazione operaia, allo sfruttamento capitalistico. Ne trassero linfa creativa due romanzi che diedero avvio al filone della cosiddetta “letteratura industriale”: Tempi stretti (1957) e Donnarumma all’assalto (1959), quest’ultimo pubblicato da Bompiani, dopo un rifiuto dell’Einaudi, determinato dal giudizio negativo di Calvino. Riproposto da Garzanti in varie edizioni a partire dal 1990, il romanzo rimane il più celebre e celebrato tra i molti usciti dalla penna dell’autore, non solo per le problematiche relative al contrasto tra il progresso tecnico ed economico del nord e l’arretratezza culturale del meridione, ma anche per lo stile spaziante tra il resoconto cronachistico, l’introspezione psicologica e la critica politico-ideologica. Giuseppe Montesano, nella sua analitica ed appassionata prefazione al volume, afferma che “c’è qualcosa di oscuro, in Donnarumma all’assalto, una sorta di sordo brontolio minaccioso che non esplode mai in tempesta”, ed è il contrasto insanabile tra l’irosa sfiducia dei disoccupati che aspirano a un posto di lavoro e “il funzionario che ha fede nella fabbrica-modello, nella razionalità di un nuovo umanesimo e nell’efficacia della psicologia industriale”. Nord contro Sud, specializzazione contro dequalificazione, città contro campagna, progresso contro arretratezza.

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guido galdini
Recensioni: 4/5

Quest’opera è un perfetto resoconto del sogno di un’Italia rinnovata e redenta dopo gli anni bui del fascismo e della guerra. Il dirigente del Nord viene mandato a seguire le assunzioni della fabbrica Olivetti a Pozzuoli, un modello di architettura elegante e funzionale, dove lo accoglie un’umanità ribollente che talvolta lo cattura e talvolta lo esaspera. Ma dopo qualche tempo viene richiamato al Nord, e il seguito (assente nel libro) non è dei più sereni: muore Adriano Olivetti, la fabbrica diventa la sede di istituti universitari e di ricerca, scompaiono gli operai risucchiati nel loro mondo antico e immodificabile. La luce e il candore dei primi anni Sessanta, quando si mescolavano modernità e rigore, si riversano in una scrittura di estrema scorrevolezza (si arriva alla fine della lettura quasi senza rendersene conto).

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Ottiero Ottieri

1924, Roma

Ottiero Ottieri, scrittore e sociologo italiano, si laurea in lettere per poi seguire un corso di perfezionamento in letteratura inglese. Ottieri inizia a collaborare a quotidiani e riviste tra le quali la «Fiera letteraria» e, nel 1947, si aggiudica il Premio Mercurio per un racconto, L’isola, pubblicato sulla rivista omonima. Insoddisfatto dall'ambiente letterario romano, secondo lui chiuso ed elitario, nel 1948 decide di partire per Milano.Arrivato a Milano incomincia a lavorare come assistente del capo dell’ufficio stampa della Arnoldo Mondadori Editore.Nel 1950 sposa Silvana Mauri, nipote di Valentino Bompiani, e l'anno dopo inizia a dirigere la rivista mensile di divulgazione scientifica «La Scienza Illustrata». Il manoscritto del suo primo libro,...

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