Maurice

L'ho amato. Sarà che era da un sacco di tempo che desideravo leggerlo e non mi ha deluso, anzi. Mi ha fatto commuovere e nonostante la narrazione in terza persona, mi sono immedesimata nei panni del povero Maurice. Mi è davvero, ma davvero piaciuto. E' un romanzo di formazione, che parla della crescita (interiore, oltre che fisica) di Maurice e dov'è l'evolversi dei sentimenti ad essere sotto i riflettori.. ma non solo! C'è anche la società inglese, chiusa in mentalità ristrette e retrograde dove l'amore omosessuale viene censurato, taciuto, soffocato anche nella sua forma più pura - quella platonica osannata da Clive. Dall'altra parte appare Alec, la fisicità e l'erotismo carnale, l'amico del sogno che sembra una divinità terrena.. C'è del trascendentale in questo romanzo, va oltre alla semplice lettura. Il finale che sembra interrotto, è il personale modo dell'autore per continuare a far vivere Maurice e la sua nuova speranza di Vita - tutta meritata, specie gli sforzi (vani) fatti per cercare di reprimere la sua vera natura.. Credo che sarebbe un'ottima idea se venisse riproposto in una nuova edizione (con una migliore traduzione magari). ps: non so esattamente in che pagina sia, ma mi ha fatta sorridere che l'Italia (in un libro dei primi del Novecento) venga ritratta come un Paese in cui l'amore omosessuale è libero da ogni pregiudizio e scevro dai pericoli che invece ci sarebbero se si vivesse la propria omosessualità in Inghilterra.. Si, un 5 su 5 meritato. Leggetelo!

Ovviamente non è un romanzo di scorrevole lettura,considerato che è stato scritto cento anni fa....Ma è comunque una storia interessante che fa riflettere.Assurdo che l omosessualità fosse considerata malattia mentale(ahimè,per qualcuno è così ancora oggi...).Il finale mi è sembrato un pò raffazzonato,come se l autore fosse stato interrotto all improvviso nella scrittura.

Un romanzo profondamente introspettivo che scava nella mente di un uomo comune appartenente alla classe borghese in un'Inghilterra vittoriana. Una società che non ammette la libertà di essere e che indirizza i suoi figli verso predeterminati percorsi di vita. Maurice deve combattere contro gli spettri della sua anima, cercare di comprendere l'innominabile vizio che può solo nascondere o cercare di negare... Splendida analisi dell'animo umano, dei tormenti e delle gioie che l'amore provoca e del conflitto sessuale che una società bigotta condanna come un crimine, solo perchè tra persone dello stesso sesso.