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«Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato Prencipe Galeotto, nel quale si contengono Cento Novelle, in dieci dì dette da sette donne e da tre giovani uomini». Con la sua raccolta di «cento novelle, o favole o parabole o istorie» (I: Proemio, 13) Boccaccio libera la forma della narratio brevis medievale dal suo precipuo carattere episodico e disorganico e innalza la novella al rango di nuovo strumento per una interpretazione unitaria e totale dell’uomo e del mondo. Superando la confusa tradizione romanza precedente (biografie agiografiche dei santi; vidas dei trovatori; aneddotica cronachistica; fabliaux; lais; exempla edificanti; favole con animali, spicciolate; cantari toscani; odeporica) e attingendo in parte ad altri esempi di raccolte (Kalila e Dimna; Barlaam e Josaphat; Disciplina clericalis di Pietro Alfonso; Mille e una notte; Libro dei sette savi, Legenda aurea; Novellino, ecc.), il certaldese cesella quella prosa volgare, costruita su un lessico plurilingue ed una sintassi raffinata, avvolgente e flessuosa, fatta di periodi ampi e modulati ed esemplata sugli schemi della prosa latina antica, che costituirà il modello prevalente per la migliore tradizione letteraria dei secoli successivi e che vale ad elevare l’autore all’indiscussa dignità di autentico fondatore di una narrativa italiana dotata di una propria autonoma fisionomia. Con la sua raccolta di storie strutturata su tre livelli (autore; ‘cornice’; novelle), in una dimensione macrotestuale – che costituisce parte integrante del significato –, Boccaccio scandaglia alcuni temi nodali della vita personale e sociale( amore, ingegno, fortuna, motto di spirito, magnificenza e liberalità, viaggio e peripezia, beffa) contemperando e fondendo valori diversi e celebrando una vera “epopea dei mercanti”, secondo la definizione dello stesso Vittore Branca, curatore di questa ottima edizione critica (divisa in 2 volumi), fissata sull’autografo Hamilton 90 e sul manoscritto Laurenziano XLII i. Consigliato.
Considerata la difficoltà di leggere nell'italiano del 1300 questa edizione, ricca di note che traducono e spiegano il contesto e i rimandi ad altre opere e personaggi, facilita di molto la comprensione del testo. E che dire dell'opera? Così tante storie e in più di 1000 pagine non ci sia annoia mai ne ci si ripete. Dagli argomenti leggeri a quelli che fanno riflettere,dalle storie drammatiche a quelle che fanno morire dal ridere secondo me vale proprio la pena di faticare un po' all'inizio fare l'orecchio alla lingua difficile perchè una volta che si è preso il giro è proprio un libro che è difficile chiudere e una volta finito ti resta nel cuore.
"o questi non saranno dalla morte vinti o essa li ucciderà lieti" . Voto incommensurabile
Recensioni
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"Proprio nella Firenze contemporanea e nel cerchio dell'attività commerciale e artigiana più caratteristica, quella tessile, il Boccaccio rinnova attualizzando, non senza dichiarazioni di poetica, uno dei temi più alti della narrativa cavalleresca, quello di 'amore e morte'... Ma lo rinnova su registro diverso, approfondito emotivamente, nella insistente e scandita sequenza delle cinque novelle con le sette eroine appartenenti al ceto borghese e addirittura operaio...L'amore non nasce fra dorate suggestioni cortigiane e cavalleresche, o tra contemplazioni affascinanti e incantate: germoglia sù dagli stessi gesti di lavoro artigiano o dagli incontri nei giochi fanciulleschi che cancellano qualsiasi distinzione di classe... Gli eroi si fanno uomini al livello dei lettori più umili e perciò possono parlare un linguaggio più immediato, più ricco di risonanze per l'uomo qualunque".(Dal saggio introduttivo di Vittore Branca)
Oltre al saggio introduttivo di Branca, questa edizione comprende La vita e le opere di Boccaccio, la bibliografia generale e le bibliografie particolari relative alle singole novelle, l'esemplificazione delle varianti in una probabile redazione del Decameron anteriore a quella autografa del 1370, le note al testo, l'indice delle voci annotate, l'indice dei rimandi ad altre opere del Boccaccio e l'indice dei nomi.
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