Dolce e vizioso

Henry Dante lavora per un boss della malavita di Chicago, e sta scappando con una valigia piena di diamanti. Grace lavora in un lavaggio, ed è una rossa favolosa. Il loro è uno scontro violento, anzi una folgorazione, un misto di sensualità scatenata e d'amore dolcissimo. Insieme inizieranno un viaggio on the road, animati da una infinita ansia di vita. Roger è un sicario. Anche Floyd lo è, ed insieme inseguono la coppia d'amanti, armati dalle peggiori intenzioni. Honey è il boss, senza scrupoli e senza cuore, ed è il proprietario dei diamanti. Attraverso un'America rurale, sempre incalzati dalla coppia di sicari, i nostri eroi vivranno la loro storia d'amore, la loro bruciante passione. Un libro intenso che è difficile definire, un pò giallo d'azione, un pò storia d'amore, un pò commedia. Lirico, dolce, coinvolgente, violento, genera, in chi lo legge, stati d'animo contrastanti. Scritto molto bene, ed altrettanto ben tradotto, sembrerebbe avere la stoffa del grande romanzo. Eppure, non so spiegarne la causa né l'origine, ma la lettura non mi ha tenuto incollato alle pagine che, man mano, scorrevano, non mi sono sentito preso per mano per vivere la storia insieme ai suoi eroi, non ho provato grandi emozioni, anzi, in determinati passaggi, mi son ritrovato svogliato ed assente. E' mancato qualcosa, quel qualcosa che soltanto un grande scrittore sa dare ad una sua storia.

Libro da leggere. Bello ,avvicente si può leggere quasi tutto in un fiato. I personaggi sono accattivanti nella magistrale descrizione della loro esistenza e della loro particolare geografia psicologica.La sensazione nella lettura è la stessa che si prova seduti su un ottovolante..una volta presa velocità si deve solo aspettare che arrivi al fine corsa..trovarne di romanzi così.

Forse non siamo ai livelli di Baciarsi a Manhattan, ma questo rimane un gran bel libro, assolutamente ben scritto. Quello che frega credo sia l'ambientazione, poco europea e molto americana. I personaggi sono però tracciati meravigliosamente e le piccole storie personali, veri e propri racconti nel racconto sono piccole chicche che valgono la spesa del libro. Spero che Schckler continui su questa strada. Simone