Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Il silenzio che viene alla fine - Deborah Gambetta - copertina
Salvato in 2 liste dei desideri
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Il silenzio che viene alla fine
9,98 €
LIBRO USATO
Venditore: Libreria Fieschi
9,98 €
Disp. immediata Disp. immediata (Solo una copia)
+ 5,50 € sped.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Fieschi
9,98 € + 5,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
ibs
13,11 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
13,11 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Fieschi
9,98 € + 5,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Il silenzio che viene alla fine - Deborah Gambetta - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


In una torrida estate, una ragazza di venticinque anni che abita in una casa di campagna, isolata, registra in una specie di diario tutto quello che vede e fa. Ha lunghe cicatrici sui polsi e segni di bruciatura di sigaretta sul corpo. Questo "diario" è anche una lettera a un uomo, al quale cerca di raccontare la propria storia. In frammenti più o meno estesi ricostruisce il rapporto col patrigno, amato e odiato, e con la sua morte, di cui lei è responsabile. Deborah Gambetta, nata a Torino nel 1970, costruisce un romanzo scabro e luminoso che va dritto al cuore della disperazione e dell'amore, una storia sul silenzio, sull'incapacità di dire, sulla mancanza e sull'amore che costringe a uccidere.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2005
8 marzo 2005
221 p., Brossura
9788806173036

Valutazioni e recensioni

4,75/5
Recensioni: 5/5
(4)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(3)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

erika mugnaini
Recensioni: 5/5

L'autrice usa le parole come lama di coltello: ogni frase porta via,scarnifica, suscita emozioni forti, dure, nette, come la vita che tenta di raccontare. Le parole sono gettate sulla pagina del libro, la riempiono eppure, come ricorda il titolo, è il silenzio che fa da cornice e regge tutto...è bello perchè le parole sono davvero gettate,improvvise, seguono l'andamento del pensiero della protagonista, sono essenziali, crude, aderenti alla realtà per quello che è e per come si dà. Penso che siano le parole che usano coloro che hanno una ferita che sanguina anche se non la vedi, le parole sono il sangue che esce dalla ferita, dal troppo capire,vedere, comprendere. Le parole di chi parla poco ma sente molto: le più vere e dirette.Ermetiche. Dopo molto dolore resta questo: l'utilizzo del linguaggio in maniera essenziale e cruda, spiazzante. E poi il silenzio. Che pure parla e forse più di ogni altra parola...

Leggi di più Leggi di meno
Minerva
Recensioni: 5/5

La scrittrice è eccezionale...è riuscita a rappresentare non solo il suo stato d'animo,ma anche il mio...mi ha dato un sacco di brividi...grazie

Leggi di più Leggi di meno
paolo losasso
Recensioni: 5/5

La forza di questo romanzo sta tutta nella capacità ammirevole di creare immagini nuove, inusuali ed efficaci, non usurate. I temi principali sono l'assenza e il silenzio. Assenza come mancanza di amore di una figlia che non ha conosciuto e frequentato il padre al quale, il patrigno, non ha saputo sostituirsi donando quell'affetto mai sperimentato se non saltuariamento nel vincolo sentimentale con la madre. La carenza della relazione con la figura paterna condiziona anche i rapporti con l'altro sesso rendendo la protagonista incapace di ricevere e di dare amore agli uomini che incontra. Il silenzio è quello della disperazione. Se le parole hanno il ruolo di combatterla attraverso il dialogo, il silenzio è già arresa alla sorte. Consapevolezza che la disperazione non puòessere vinta e superata. Bisogna conviverci con tutte le conseguenze che ciò comporta. La scrittura, alla quale la protagonista si abbandona scrivendo delle lettere chiarificatrici che immagina di spedire a un uomo che l'ha appena lasciata, è l'unico, l'ultimo tentativo di non farsi sopraffare totalmente dal dolore. E' proprio il vuoto affettivo a far nascere la rabbia, il desiderio di vendicarsi, di opporsi, di rispondere al disamore con la stessa moneta, fino a capire tardivamente che ciò è infruttuoso e non può capovolgere una condizione, uno stato di cose. La presa di coscienza porta al pentimento che, però, non si indirizza verso un atteggiamento costruttivo nei confronti della vita. Il rimedio al malessere si manifesta esclusivamente nel desiderio di dimenticare. Sul sentimento della dimenticanza si chiude il libro. La protagonista lancia un appello finale:non chiede di essere capita ma si domanda semplicemente se gli altri sono in grado di riconoscere la sua sofferenza. Una considerazione sulla tecnica narrativa: non rappresenta una novità nel senso che il periodare conciso, la frase breve (che per'altro ben si uniformano al contenuto) sono stati già sperimentati in letteratura.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,75/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(3)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore