Le sirene di Baghdad

il contenuto del libro è stupendo, l'ineriorità del protagonista è vista sotto tutti i punti di vista e riesce a far capire ciò che veramente può portare a compiere gesti estremi dei poveri sventurati la cui unica colpa è quella di essere cittadini di uno stato che fa gola ad un altro... sarebbe un bellissimo libro se solo l'autore fosse riuscito a rendere coinvolgente il testo, perchè il risultato è di completo distacco e si fa moltissima fatica a immedesimarsi, e quindi a essere coinvolti e capire veramente, con i personaggi descritti. peccato...

Persone che vivono la loro vita tranquillamente subiscono brutalità immotivate e vengono violentate nei loro valori, persone come il protagonista, che a seguito dell'umiliazione subita pensa di non avere più nulla da perdere. Questo libro fa capire l'odio senza giustificarlo, fa capire il tormento interiore del protagonista che sta per commettere l'attentato più distruttivo della storia ma fa marcia indietro all'ultimo momento, di fronte a piccole manifestazioni di umanità, alle quali evidentemente ancora crede, sacrificando solo se stesso.

Agghiacciante e palpabile il terrore, sia negli iracheni che negli americani, nell'episodio riguardante il povero minorato psichico preso per un terrorista. Rilevante comunque la descrizione del sentirsi violentati moralmente e culturalmente, da parte dei cittadini iracheni nei confronti degli americani e anche nei confronti di Saddam; emerge un pensiero iracheno di un popolo in macerie ma ricco di voglia di riscattarsi