Clouds. Il giorno che le nuvole caddero sulla terra

☁️Un giorno, improvvisamente, le nubi precipitano al suolo, ricoprendo la terra e dando vita ad un tremendo disastro ambientale. Solo nei deserti, sulle aree marine e sulle montagne più alte questo strano fenomeno non crea disagi. In uno sperduto monastero nel cuore dell’Asia, un anziano monaco assiste al disastro e racconta momenti del suo vissuto. Sospetta che dietro tutto ciò ci sia la mano dell’uomo e con l’aiuto di un amico scienziato e una stramba fotografa ambientalista scopre che in una vicina ex base meteo si è svolto l’esperimento che ha fatto collassare le nubi e cercano di capire come riportarle al loro posto. ☁️Mi capitata raramente di leggere un libro in una sola volta, dall’inizio alla fine senza mai staccarmi, e con questo libro è successo, in una tranquilla domenica pomeriggio tutta per me. ☁️Queste 80 pagine, in cui il protagonista è il monaco, sono letteralmente volate perché non sapevo cosa aspettarmi ed è stato tutto una sorpresa dall’inizio alla fine. ☁️Nonostante la storia sia surreale trovo che sia una metafora di ciò che sta capitando al nostro pianeta che è sempre più diretto al collasso. Siamo chiamati noi stessi a salvaguardare la nostra terra che ogni giorno ci manda dei segnali. Nel libro l’uomo ha causato un danno irreparabile, quando invece dovrebbe essere colui che presta attenzione ed agisce nel bene dell’ambiente che lo circonda. ☁️Una lettura alternativa, che ci aiuta a riflettere sull’importanza del nostro pianeta e ci ricorda il ruolo che ricopriamo nei suoi confronti.

Clouds è un fantasy distopico che strizza l'occhio alla filosofia e alla meditazione.  Tutte le nuvole cadono al suolo, sono tangibili, vischiose, drappi sul mondo che ne celano la vista agli abitanti. È disagio, poi terrore, poi lotta alla sopravvivenza; è la natura che si ribella o si piega alle nostre azioni.  Con un racconto piuttosto scarno, un'ambientazione apocalittica e una manciata di personaggi questo libro è soprattutto l'occasione per riflettere.  Quello che viviamo, le scelte che facciamo, come mettiamo a tacere per il vil denaro i nostri ideali, tutto non può che portare al disastro nostro e del mondo.