Climax

È una poesia colta, quella di Gloria Larini, un'eco lirica che non è soltanto citazione, ma essenzialmente linfa inesauribile che giunge da un mondo antico e che nei secoli trasmette la voce del sentimento umano, la percezione profonda del dramma dell'esistere e del pensare. Climax raccoglie così la poesia elegiaca di Gloria Larini, rivelandone il dolore dell'anima, lo strazio del distacco dagli affetti più cari. C'è nella poetessa quasi un senso di abbandono per la perdita degli eletti dal suo cuore - come possiamo sentire nella bellissima "A mio padre" - che nel ricordo si collocano nella cornice della parola poetica preziosa, per quel gusto ricercato che non è mai del tutto istintivo, ma frutto della cultura umanistica e che diviene poi esigenza spirituale di bellezza, conforto pur nella consapevolezza della sua vacuità. La poesia di Gloria Larini diviene allora il rifugio spirituale di un'anima protesa all'assoluto, anelante ad un nuovo umanesimo che la liberi dallo smarrimento e dalla dolorosa solitudine di sentirsi straniera nel mondo imperfetto che abita, per recuperare tutto il valore della dignità umana.