La classe dei banchi vuoti

Un libro pensato per le giovani generazioni, a partire dalle scuole. Un libro che smonta il falso stereotipo di una mafia "buona" che non uccide donne e bambini. Tante piccole storie che non sono assurte alla dignità di Storia, pur meritandolo ampiamente. Quali erano i sogni, quali le speranze di giovani vite che sono state spezzate dalla violenza mafiosa? Grazie a questo testo è possibile affrontare il tema della memoria unitamente al necessario impegno per un Paese migliore dove poteri criminali non abbiano più cittadinanza.

La classe dei banchi vuoti - Luigi Ciotti Ho letto questo breve volume per ragazzi per motivi professionali, volendo costruirci una lezione da proporre ai miei alunni. Arricchito dalle belle illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini, il libro di don Ciotti (fondatore del Gruppo Abele per la lotta alle tossicodipendenze e di Libera contro il sopruso di tutte le mafie) racconta un mondo popolato di bambini che a un certo punto non ci sono più. Il loro banco a scuola rimane vuoto perché loro non torneranno più a occuparlo. Dove prima risuonavano allegre le loro voci, dove volavano aeroplanini di carta insieme ai sogni di un'infanzia non ancora corrotta, ora c'è il silenzio in risposta a un nome all'appello del mattino. Col tono lieve di un racconto per bambini, l'autore affronta un argomento molto doloroso, quello delle piccole vittime innocenti di mafia. Giovani vite stroncate brutalmente per il semplice fatto di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato oppure ree di essere imparentate a persone adulte impegnate nella lotta per la giustizia. Ma le speranze fatte a brandelli a colpi di arma da fuoco o in una esplosione, qui vengono ricucite attraverso le storie dei bambini e delle bambine che il libro vuole consegnare alla coscienza collettiva, per non chiudere gli occhi davanti a quei banchi vuoti. Per non dimenticare. Se avete figli in età scolare, regalate loro questo libro.