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La città nascente. Firenze: dalla radice etrusca al secondo Rinascimento - Vittorio Mazzucconi - copertina
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La città nascente. Firenze: dalla radice etrusca al secondo Rinascimento
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La città nascente. Firenze: dalla radice etrusca al secondo Rinascimento - Vittorio Mazzucconi - copertina

Descrizione


Dall’antica Etruria a un nuovo Rinascimento è il cammino di un libro che esplora e vive una fondamentale continuità. Non solo esso rivela la profonda radice della civiltà fiorentina, leggendo nel Rinascimento la vera e propria rinascita dell’identità etrusca, ma si spinge molto più in là, fino a postulare la possibilità di una nuova nascita civile, oggi. La sensibilità ai «momenti nascenti» sui diversi piani in cui essi si manifestano, nella vita cosmica, nella storia di un popolo e di una città, fino a fiorire nel nostro stesso animo, fa di questo libro una meditazione, in cui l’urbanistica esce da un contesto tecnico e storicistico per divenire una lettura psicologica e ispirata della vita della città.Si narra parallelamente la vicenda del centro di Firenze, in cui sono raccolti i segni degli eventi più significativi: dalla fondazione della città etrusco-romana alla sua degradazione nel ghetto dei secoli oscuri, al Rinascimento che non tocca questo luogo forse perché esso era destinato a un’altra rinascita, alla sovrapposizione di un centro ottocentesco, alla crisi di oggi, non solo di un centro o di una città ma di tutto il mondo contemporaneo. In questo stesso luogo il libro propone l’esperienza della «città nascente»: come una nuova fondazione potrebbe dar vita al centro di una città consacrata sul serio alla cultura e all’arte. La denuncia della falsificazione della cultura in una città sottoposta al rullo compressore del nostro tempo ha la forza di una sconsacrazione. Mentre la proposta di destinare il nuovo centro e tutta la città alla funzione di città universitaria, di città dei giovani, prende tutto il senso di una nuova e autentica consacrazione. Su un piano politico, la città nascente prende quindi la forma di «città dei giovani», stupenda apertura al futuro in un mondo in cui le istanze distruttive rischiano invece di prevalere.
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Dettagli

1985
1 febbraio 1993
240 p., ill.
9788822008213

Voce della critica

MAZZUCCONI, VITTORIO, La città nascente. Firenze: dalla radice etrusca al secondo Rinascimento, Dedalo, 1985 scheda di San Martino, P., L'Indice 1986, n.

CERRI, MARIA GRAZIA, Architetture tra storia e progetti., Allemandi, 1985
scheda di San Martino, P., L'Indice 1986, n. 1

Se le scelte editoriali spesso manifestano la condizione, gli umori e le tendenze della cultura d'oggi, si può nel campo dell'architettura, riunire in due grandi categorie un nutrito numero di titoli riguardanti da un lato l'architettura di carta (cioè la progettazione tout-court, magari svincolata da concrete possibilità di realizzazione) e dall'altro l'architettura di restauro. Nel primo caso, il proliferare di pubblicazioni che propongono personali risoluzioni dei più ambiti ed impegnativi problemi urbanistici ed architettonici - tendenza riscontrabile nelle numerose riviste di architettura italiane - non corrisponde, come si è detto, ad una concreta realizzazione, ma piuttosto ad un esercizio di stile fine a se stesso, ad una enunciazione di poetica come quella che si può trovare anche nel recente libro di Gian Carlo Leoncilli Massi "La Composizione. Commentari" (Marsilio, Venezia 1985, pp. 117, Lit. 22.000). Profonde sono le difficoltà che attraversa oggi la professione dell'architetto, costretta da un lato a misurarsi con la concorrenza di altre figure professionali come il designer e l'ingegnere, dall'altro a fare i conti con la penuria di commissioni pubbliche e private, con il tramonto dei piani di vasto respiro e di lungo termine. A questo disagio sembra voler rispondere l'architetto Mazzucconi nella proposta per il centro storico di Firenze. La sua sconcertante ipotesi progettuale prevede la totale demolizione del gruppo di isolati costruiti a partire dal 1881 intorno all'attuale piazza della Repubblica e la sostituzione del reticolo ortogonale, che risale, pur con modifiche e superficiali restituzioni alla forma urbis romana, con un organismo composito, ruotante sul fulcro della spirale della nuova piazza-cavea. Se l'elaborato di Mazzucconi è certamente emblematico di un moderno e deplorevole spreco delle risorse edilizie consegnateci dal passato, gli interventi patrocinati dalla Regione Piemonte (e si veda, parallelamente, il volume edito dalla Regione Emilia Romagna, di AA. VV.., "Il progetto invisibile. Dal degrado al recupero: interventi della Regione Emilia Romagna a tutela dei centri storici", Bologna 1985, pp. 230, s.p) e presentati da Maria Grazia Cerri sono al contrario rappresentativi del versante più originale delle frequentazioni progettuali degli architetti orfani dell'età del "progresso illimitato". Il libro di Cerri ha il grande merito di divulgare le iniziative volte alla conservazione del nostro patrimonio artistico anche se è criticabile l'eccessiva benevolenza dell'autrice nei confronti dei progetti che non considerano i problemi del restauro dell'edificio storico come prioritari rispetto alle esigenze del riuso.

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