La città dei ladri

La vicenda narrata è frutto dell'immaginazione fervida dello scrittore, ma l'ambientazione è assolutamente realistica. Siamo a Leningrado nel corso del lunghissimo e spietato assedio delle truppe naziste durante la seconda guerra mondiale; la fame estrema spinge gli abitanti di "Piter" al cannibalismo e a ingurgitare qualsiasi alimento che abbia i requisiti minimi della commestibilità (come le pagine dei libri, con la colla utilizzata come fonte di proteine); la follia della guerra trascina gli uomini in un vortice di brutalità: tra esecuzioni sommarie e cani adoperati come mine anticarro l'intero genere umano sembra precipitare in una spirale di barbarie senza fine. In questo bailamme di smisurata disumanità, Benioff ambienta la sua storia (inventata, come detto), che è la storia di un'amicizia, e lo fa con ironia e con grande partecipazione emotiva.

Mi sono accostato al libro, proposto in un gruppo di lettura, con una certa curiosità poichè il romanzo ha come sfondo storico l'assedio di Leningrado, argomento per me molto interessante. Vengono narrate le vicende di 2 giovani ragazzi già destinati alla fucilazione ai quali viene data la possibilità di salvarsi se procureranno al colonello comandante 12 uova, introvabili durante l'assedio ma indispensabili per la torta nuziale della figlia.Lev e Kolya oltrepasserano le linee nemiche e affronteranno numerose situazioni pericolose durante tutta la missione, incontrando parecchi compagni di avventure e nemici da cui difendersi. E' un romanzo di iniziazione dove Lev, quasi condotto da Kolya, diventa un uomo, attraversando situazioni impossibili narrate ed alleggerite in maniera quasi tragicomica pur non essendo sminuite o banalizzate. Spicca il personaggio di Kolya, pronto a cavrsela in ogni modo forte di un senso pratico e di una prontezza intuitiva non comuni.Importante anche la figura di Vika spietata, tenace e tenera nello stesso tempo, che assume un ruolo imortante nel racconto. Romanzo piacevole, scorrevole e ben scritto a seguito consultazione coerente di importanti opere storiche che l'autore cita nelle note.Consigliato.

Bello , mi e' piaciuto moltissimo anche se trovo esagerato definirlo un capolavoro o uno dei migliori libri degli ultimi 5 anni. In ogni caso storia interessante , buon ritmo , personaggi vivi sullo sfondo dell'assedio di Leningrado durante la seconda guerra mondiale.