I cinquantanove giorni

Un libro assolutamente da leggere, l'autore tratta un argomento assai dibattuto e problematico, ma ciò che colpisce, nella narrativa scorrevole e avvincente, non è tanto il tema della pena di morte, bensì il sistema giuridico americano che ne legittima l'uso. Il finale sottopone un ulteriore spunto di riflessione, ossia se per preservare il Diritto (con la D maiuscola) nella sua essenza e per mantenere la fiducia del popolo americano nelle istituzioni e nella legge, sia necessario condannare a morte un presunto innocente... Paradossi che un sistema rigido come quello anglosassone impone e che rende le decisioni dei vari giudici chiamati ad esprimersi complesse e alle volte coraggiose.

Realistico, coinvolgente, particolareggiato: davvero un ottimo romanzo. Tra i migliori di Patterson che è davvero uno specialista di legal-trhiller. Consigliatissimo per gli amanti del genere.

Nn sono un cultore del genere, quindi so che la mia recensione è alcuanto discutibile. La scrivo solo per una necessità personale , nella speranza che in questo modo riesca a distaccarmi dal racconto appena finito. La storia è coinvolgente , realistica (purtroppo!), e carina è la descrizione che viene furi del sistema giudiziario americano. Io consiglio di leggerlo a tutti colloro che NN si sono MAI MISURATI con questo genere, anche solo per il gusto di leggere qualcosa di diverso ogni tanto. E, comunque "viva King". Ma bravo anche sto Richard Patterson.